Il Rock Master di Arco (6 e 7 settembre) cala i propri assi. Il direttore tecnico dell’evento che ha segnato la storia dell’arrampicata sportiva, Angelo Seneci, ha reso noto l’elenco degli atleti ammessi alla 22.a edizione, anche se manca ancora qualche conferma.
Sarà, nuovamente, un “parterre de roi”. Problematico da dove cominciare, perché anche quest’anno Rock Master sarà il palcoscenico dove si esibiranno, tutti assieme, i migliori climbers al mondo delle tre discipline, “lead, “boulder” e “speed”.
Rock Master si identifica soprattutto con la “lead”. Bastano solo alcuni nomi per accendere la curiosità e l’attesa per i confronti serrati che si svolgeranno nel Climbing Stadium di Arco, il “santuario” dell’arrampicata. Ecco allora Ramòn Puigblanque, numero uno nel ranking mondiale della “lead” e campione del mondo 2007, a caccia di uno storico poker consecutivo di vittorie al Rock Master. Poi c’è Tomas Mrazek, vincitore nel 2007 della supersfida del Rock Master, il Trofeo Lattisi, che vede a confronto i migliori quattro del Rock Master vero e proprio.
Mrazek è il numero due al mondo nel ranking attuale, ha vinto due mondiali nel 2003 e nel 2005, ha vinto nove Coppe del Mondo ed è in testa alla Coppa 2008.
Un altro nome che fa sussultare per le sue imprese è Patxi Usobiaga, spagnolo come Puigblanque. Lo scorso anno ad Arco è stato insignito del “Salewa Rock Award” nell’ambito di Arco Rock Legends.
Basterebbero loro tre per fare grande, anzi grandissimo, il 22° Rock Master. Ma ecco ancora Jorg Verhoeven, terzo in Coppa e nel ranking, poi il giovane talento norvegese Magnus Midboe. L’Italia, orfana di Crespi ancora infortunato, punta sul “ragno” di Cortina Luca Zardini.
E grandi nomi anche tra le donne, con Angela Eiter, la vincitrice dello scorso anno ma soprattutto prima in quattro edizioni negli ultimi cinque anni, interrotta da Sandrine Levet nel 2006. Sarà curioso il confronto con la connazionale Johanna Ernst, vincitrice a sorpresa delle prime due gare di Coppa di quest’anno.
Un elenco che si arricchisce anche della presenza della numero uno del ranking Maja Vidmar, sconfitta ad Arco nel 2007 dalla Eiter, poi Barbara Bacher, Mina Markovich, Alexandra Eyer e Olga Shalagina. Si sta attendendo ad ore la conferma di Irati Anda Villanueva, vincitrice lo scorso anno del Trofeo Lattisi, ma c’è invece quella dell’estrosa azzurra Jenny Lavarda. Ci potrebbe essere anche una wild card italiana, perché Rock Master vuole essere anche una vetrina di lancio per l’arrampicata nazionale.
Ci vorrebbero pagine e pagine per descrivere i curriculum dei partecipanti alle tre discipline di Rock Master 2008. E allora basta sottolineare che al Sint Roc Boulder Contest gli obbiettivi saranno puntati su Fischhuber, Lama, McColl, Hukkataival e sui tre azzurri Preti, Caminati e l’attesissimo Gabriele Moroni. E tra le donne ecco Stöhr, Vidmar, Saurwein, Lind e l’azzurra Roberta Longo, probabilmente con una wild card italiana.
Ma non è da perdere neppure la “speed”. Manca ancora la conferma della squadra russa ma per ora la starting list è ricca degli ucraini Stenkovoy e Osipov, dei polacchi Oleksy e Swirk, dei venezuelani De Las Salas ed Escobar, del cinese recordman Qixin Zhong, e ci saranno anche gli azzurri Preti, Schmidl e Sirotti. Per la prima edizione femminile pronte a firmare un albo d’oro ancora vergine ecco Anna Saulevich, Valentina Yurina, Olena Ryepko, Edyta Ropek, Francis Rodriguez, Lucelia Blanco e le cinesi Cuifang He e Chun Hua Li, quest’ultima detentrice del record del mondo.
Insomma nomi d’elite per una gara stellare. Il programma, lo ricordiamo, è variato rispetto alla tradizione, col Rock Master “a vista” femminile sabato 6 settembre alle 13.30, il Sint Roc Boulder maschile alle 15.30, il Rock Master “a vista” maschile alle 17.00 e la “speed” alle 21.00. Domenica 7 settembre appuntamento alle 9.30 con la “lavorata” del Rock Master, alle 14.00 col “Sint Roc Boulder” femminile e alle 15.00 con il Trofeo Ennio Lattisi.