Ancora un successo per il “Festival dla Tchanson en Patouà”, festival della canzone in francoprovenzale, che quest’anno ha tagliato il traguardo della decima edizione.
Come negli scorsi anni, un folto pubblico ha seguito la rassegna canora promossa dall’Associazione di studi francoprovenzali Effepi al fine di favorire l’utilizzo dell’antica lingua diffusa in varie valli del Piemonte, Valle d’Aosta, Vallese, Vaud, Savoia, Delfinato, Lionese.
E’ stato il villaggio di “Mizinì”, Mezzenile nelle Valli di Lanzo, che lo scorso sabato 22 novembre ha ospitato la manifestazione, attivamente coadiuvato da Comune e Pro loco. I partecipanti provenienti da diverse valli di lingua francoprovenzale: Maurienne (Savoia), Valle d’Aosta, Valle Soana, Val Sangone, da vari paesi delle Valli di Lanzo, oltre a i francoprovenzali di Puglia in Piemonte, hanno presentato dieci canzoni, tutte molto apprezzate e applaudite dal pubblico. Alcune erano adattamenti musicali di antichi testi, come la canzone “La piemonteyza” presentata dal valdostano Andrea Rolando, le cui parole sono l’introduzione di uno dei testi principali della letteratura francoprovenzale, l’omonimo poema epico di Bernardin Uchard del sec. XVII. Un testo antico -in quanto è tra i primi testi scritti nel patois della Valle Soana- anche la poesia Lo Ruga ( lo stagnino) messa in musica da Anna Gasparini e presentata dal gruppo canoro Le Grouye di Ingria (Valle Soana).
La presenza femminile è stato uno degli elementi caratterizzanti dell’edizione 2008 del Festivàl dla tchanson en patouà, oltre alle Grouye ( quintetto di sole donne ), si sono esibite Yvette Buillet, giovane cantautrice valdostana , il Gruppo di Pugnetto composto da tre giovani ragazze che hanno presentato in anteprima “La vidua contenta” vivace canzone nel patois del loro villaggio, il gruppo dell’Associazione culturale francoprovenzale di Puglia in Piemonte che ha presentato la traduzione in patois di Celle San Vito (FG) del canto religioso “Dell’aurora” e del Coro Coassolese.
Gli applausi non sono mancati anche per il savoiardo Jean Michel Chamberod, alla sua seconda partecipazione al Festivàl, per il Gruppo di Ricerca Musicale di Coazze per il gruppo Canten tourna di Monastero di Lanzo e per i padroni di casa, I Amis dla Badìa di Mezzenile, bravissimi cantori accompagnati alla chitarra dal sindaco Roberto Grappolo. L’esibizione sul palco è terminata con la canzone “Dai pa pes” del G.R.M.C., diventata ormai il leit motive dei Festival, eseguita insieme da tutti i cantanti e i cori presenti.