Dal Maloja, suggestivo passo alpino dove nasce il fiume Inn, fino a Chiavenna (o viceversa). Da 1800 metri d’altezza fino a 300. Il sentiero della Via Bregaglia offre una ricchezza di ambienti naturali e di luoghi particolari da visitare agli amanti delle camminate. È possibile percorrere questo in primavera e in autunno, le stagioni migliori per vedere i mutamenti di un paesaggio che da alpino diviene quasi mediterraneo, ma anche in estate. L’escursionista può scegliere tra tre varianti che lo porteranno a conoscere non solo le bellezze naturalistiche della regione, ma anche quelle artistiche e storiche. Tutto l’itinerario è diviso in media in tre o quattro tappe di circa tre-sette ore.
Il fondovalle
Sentiero storico che si snoda attraverso boschi e prati e permette di toccare numerosi monumenti storici e naturali. I chilometri sono 18.5 con un dislivello in salita di 935 metri e in discesa 799 metri. Da non perdere la Torre Belvedere e le Marmitte dei Giganti a Maloja, le rovine di San Gaudenzio a Casaccia, il Pretorio di Vicosoprano, il Museo Ciäsa Granda e il Palazzo Castelmur a Stampa/Coltura, il percorso didattico nel castagneto a Castasegna fino al Palazzo Vertemate Franchi a Piuro, raggiungendo infine lo splendido borgo di Chiavenna. Al museo Ciäsa Granda si possono vedere alcune opere degli artisti che hanno reso famosa la valle, i Giacometti e Varlin. Situato nella frazione di Cortinaccio a Prosto di Piuro, il palazzo Vertemate-Franchi è un bellissimo capolavoro rinascimentale del Cinquecento, immerso in un ambiente naturale incantevole. Su pareti e soffitti riccamente affrescati sono presenti grandi scene tratte dalla mitologia greca. Stüe e soffitti intarsiati sono le meraviglie del palazzo.
Il panoramico
Il tratto da Casaccia a Soglio, a mezza costa, è distensivo e l’andamento è pianeggiante con alcuni sali-scendi. Il percorso offre numerosi scorci sul fondovalle e sulle montagne circostanti: Pizzo Badile e Cengalo e il gruppo Sciora. Da Soglio si raggiunge Savogno, per poi scendere fino a Chiavenna. La lunghezza è di 10,8 km con dislivelli di 725 metri in salita e 419 metri in discesa. Lungo questo itinerario da non perdere una sosta a Soglio,”la soglia del paradiso”. Così il pittore Giovanni Segantini, che svernò qui per alcuni anni, definì il villaggio bucolico, adagiato su di un terrazzo a 1.090 metri d’altitudine e baciato dal sole tutto l’anno. Soglio gode di un panorama mozzafiato che spazia dalla valle sottostante fino alle maestose cime del Pizzo Badile. Il paese con il suo labirinto di strette stradine acciottolate che circondano antiche case e stalle addossate le une alle altre, è uno dei borghi più belli di tutte le Alpi.
La traversata dei monti
Da Maloja a Bondo si segue il sentiero storico di fondovalle, poi ci si inerpica lungo il versante sud fino a raggiungere il monte Ceresc, proseguendo poi verso il confine e i Monti di Villa, per scendere infine a Chiavenna. Vista favolosa, lunghezza 20,9 km, itinerario impegnativo con dislivello di 1.475 metri in salita e 865 in discesa. Ci sono poi delle vere e proprie ‘chicche’ anche per gli amanti dell’arte. Tra queste a Maloja l’Atelier Segantini dove il celebre pittore Giovanni Segantini si era rifugiato per trovare ispirazione. La presenza dell’artista è ora ricordata dalla Rotonda, modello in scala di un enorme padiglione con panorama pensato per l’Esposizione Internazionale di Parigi e mai realizzato e dal Sentiero Segantini, che si snoda nel paesaggio dei suoi motivi pittorici e dalla tomba dell’artista nel piccolo cimitero di montagna.
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Foto: © Val BregagliaÂ