Dopo una discesa in cui era contratta e timorosa Maria Riesch si prende la rivincita nella supercombinata. La tedesca alla sua seconda gara olimpica si aggiudica la sospirata medaglia d'oro, la prima per la Germania nello sci alpino femminile dopo 12 anni di attesa, grazie a una strepitosa manche di slalom dopo che al mattino era stata seconda in discesa, preceduta di 33 centesimi dall'amica rivale, la statunitense Lindsey Vonn.
La regina della velocità ha inforcato con lo sci destro in prossimità del secondo intermedio quando ormai era già stata virtualmente sorpassata dalla Riesch ma aveva tutte le possibilità di finire ancora in zona medaglia. Sul podio ci è finita ancora una volta la sua connazionale Julia Mancuso, terza nella discesa del mattino e autrice poi della sua miglior manche di slalom degli ultimi tre anni che dopo quello in discesa le ha fruttato un altro argento a 94 centesimi dalla Riesch.
Ma l'eroina della giornata è la svedese Anja Pärson, caduta rovinosamente nella discesa eppure capace a sole 24 ore di distanza pur tutta dolorante di acciuffare un miracoloso bronzo che è la sua sesta medaglia, un oro, un argento e quattro bronzo, in tre Olimpiadi.
Manca la regina della Coppa del Mondo ma il podio di questa gara è assolutamente regale e al quarto posto c'è un'altra fuoriclasse, l'austriaca Kathrin Zettel, che nonostante una bella rimonta in slalom dal'undicesimo posto deve rimandare l'appuntamento con la sua prima medaglia olimpica, così come la slovena Tina Maze, quinta.
Sesta la prima delle svizzere, Fabienne Suter, davanti alla ceca Sarka Zahriobska mentre buonissima ottava si piazza l'unica azzurra al traguardo, Johanna Schnarf, peccato per l'uscita di scena di Daniela Merighetti nella discesa.