Se guardiamo la carta dell’Occitania la prima impressione che ne ricaviamo è quella di un vasto territorio al Sud-Ovest dell’Europa, caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, che si estende su tre Stati: Italia, Francia e Spagna. Questo territorio è accomunato dalla comune lingua d’oc, quella lingua che è stata alle origini della letteratura italiana e che ha ispirato Dante, Boccaccio, Petrarca.
Dante, nella Divina Commedia poeta in lingua d’oc dedicando otto versi ad Arnaud Danièl ed inserisce nel suo poema ben quattro trovatori: Bertran dal Born, Sordello da Goito, Arnaud Danièl, Folquet di Marsiglia. La costruzione dell’Europa attuale si basa sul principio della riscoperta delle comuni radici europee. Il cuore dell’Occitania batte nell’Europa di oggi.
La lingua occitana accomuna il territorio dalle Alpi ai Pirenei secondo il principio espresso dal poeta Yves Rouquette:”Dunque alle lingue non importa delle frontiere degli Stati, passano dappertutto, i fiumi e le montagne più alte La sua estensione delimitata a nord da una linea ideale che unisce Bordeaux a Briançon e passa sensibilmente sopra Limoges, Clermont-Ferrand e Valence. Questa linea che ignora le frontiere statali, attraversa le Alpi e abbraccia una dozzina di valli sul versante italiano, si allunga sulla costa mediterranea da Mentone sino alla Catalogna ed entra appena nello stato spagnolo con la Val d’Aran. Correndo sui Pirenei tocca i Paesi Baschi e si tuffa nell’Oceano Atlantico.
Le regioni storiche dell’Occitania sono sette: la Guascogna, con capoluogo Bordeaux (Bordeu) comprende anche la Val d’Aran spagnola; la Linguadoca ha per capoluogo Montpellier; la Guiana con Albi; il Limosino con Limoges e l’Alvernia con Clermont Ferrand (Clarmont); capoluogo della Provenza è Aix en Provence; il Delfinato che ha per capoluogo Valence. Le nostre valli in Piemonte non hanno un vero capoluogo ma alcuni centri importanti come Torre Pellice, Dronero, Borgo S. Dalmazzo. E’ occitano inoltre un piccolo Comune della Provincia di Cosenza, Guardia Piemontese.
La piccola Occitania del nòrd d’Italia si estende sulle tre province di Imperia, Cuneo e Torino, e sono ufficialmente dodici le valli: appartengono alla provincia ligure solo Olivetta San Michele e parte del territorio di Triora; quelle comprese nella provincia di Cuneo sono, da sud verso nord: l’Alta Corsaglia, la val Ellero, le valli della Bisalta, la Vermenagna, Gesso, Stura, Grana, Maira, Varaita e la Val Po (con le laterali Bronda ed Infernotto). Proseguendo in territorio torinese si aprono le valli Pellice, Chisone, Germanasca e la valle di Oulx.