La storia dei ghiacciai valdostani nel volume fresco di stampa: “Valle d’Aosta figlia dei ghiacci – miti, realtà e evoluzione dei ghiacciai valdostani”. Il volume è parte dell’attività della Cabina di regia dei ghiacciai valdostani che riunisce presso la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur i referenti istituzionali in materia: l’ARPA della Valle d’Aosta, il CNR, L’Istituto di Prevenzione Rischi Idrogeologici di Torino, il Comitato Glaciologico Italiano, le guide alpine e il soccorso alpino valdostani, il Parco del Gran Paradiso e la Compagnia Valdostana delle acque.
Il testo, curato da Claudio Smiraglia, presidente del Comitato Glaciologico Italiano, si è avvalso della collaborazione di numerosi esperti, dell’accattivante veste grafica dell’editore Musumeci e può contare su splendide immagini, molte delle quali di Lorenzino Cosson, che della Fondazione Montagna Sicura è presidente. Oltre che alla storia antica e recente dei ghiacciai, il libro dedica capitoli a leggende e letteratura dei ghiacciai valdostani, al loro coinvolgimento dal punto di vista economico e turistico, ai delicati equilibri e alla vita che si sviluppa su di essi, ai filoni di ricerca glaciologica (i ghiacciai sono archivi delle emissioni di gas e polveri nell’atmosfera) e infine al permafrost e ai “ghiacciai di roccia”.
Claudio Smiraglia, per sottolineare l’importanza dello studio dei ghiacciai ricorda che dal 1850 al 1980 i ghiacciai si sono ridotti del 50% e di altrettanto si sono ulteriormente ridotti negli ultimi vent’anni. Alcune stime ne prevedono l’estinzione intorno al 2100. Senza l’acqua di fusione dei ghiacciai lo scenario della Valle d’Aosta potrebbe essere quello di un deserto steppico, e questa potrebbe essere l’evoluzione futura della regione, almeno fino alla prossima glaciazione. Proprio di questa si è detta certa Vittoria Augusta Cerutti, insigne glaciologa valdostana e autrice di numerosi capitoli dell’opera, che negli anni ’60 già calcava le morene del ghiacciaio del Miage con Ardito Desio.
La studiosa alla presentazione del volume ha affermato: e questo libro contiene tante risposte e ipotesi su problemi glaciologici di “scottante” attualità.
Oriana Pecchio