Quest'oggi DiscoveryAlps vola in Valbelluna, area montana che si distende tra le Dolomiti e le Prealpi Venete: a un’ora d'auto da Venezia, un vero e proprio Paradiso dell’outdoor.
Un luogo di tale bellezza da trovare spazio negli scritti di Dino Buzzati, che così lo descriveva “…bisogna che mi decida finalmente a scrivere qualcosa sulla terra dove sono nato. Ne ho la voglia da parecchie centinaia d’anni ma non riuscivo mai a partire. PercheÌ si daÌ€ questo curiosissimo caso: se qualsiasi italiano di qualsiasi regione proclama che la sua terra eÌ€ stupenda e che ci sono meravigliosi monumenti e meravigliosi paesaggi e cosiÌ€ via, nessuno trova niente da dire. Ma se io dico che la mia terra eÌ€ uno dei posti piuÌ€ belli non giaÌ€ dell’Italia ma dell’intero globo terracqueo, tutti cascano dalle nuvole e mi fissano con divertita curiositaÌ€. La mia patria infatti si chiama Belluno e bencheÌ sia capoluogo di provincia, vado constatando da decenni che quasi nessuno tranne i bellunesi, sappia dove sia (e molti anzi ne ignorano perfino l’esistenza)…”.
Lago del Mis
Oggi questa terra è diventata un paradiso per il trekking, per il canyoning, per il torrentismo, per l’alpinismo e per la pratica di action sports di tutti i tipi, dal parapendio allo slack line all’high line.
Un viaggio in Valbelluna può aprirsi nella zona del Feltrino, per arrivare fino a Belluno: un'esperienza che permette di vivere gli incredibili spunti storici e le emozioni di panorami e paesaggi che sono stati decretati Patrimonio dell’ UmanitaÌ€ nel 2009. Feltre è borgo storico di rara bellezza, tra i piuÌ€ belli d’Italia, talmente bello da esser citato per ben due volte da Dante nella Divina Commedia nel canto I dell’ Inferno:
“… tra feltro e feltro…".
E nel canto IX del Paradiso:
"e sua nazion sarà
Piangerà Feltro ancora la diffalta
dell'empio suo pastor…”.
E’ incredibile come dalle splendide scalinate e dal castello di Alboino si possano ammirare le Dolomiti e le Prealpi in tutto il loro splendore. Ed eÌ€ cosiÌ€ che si passa in un attimo dalla cittaÌ€ che diede le prime glorie a Carlo Goldoni al Vincheto di Celarda, un’oasi naturalistica incredibile in cui stare a contatto con gli animali diventa una cosa quasi scontata. Cervi, caprioli, daini che si trasformano in simpatici compagni di viaggio.
La cascata della Soffia
Il nostro viaggio prosegue sulla sinistra del fiume Piave, unico fiume al mondo “Sacro alla Patria” per motivi bellici. I paesi che si incontrano sono Busche e a seguire Lentiai. Anche in questa zona si sviluppano innumerevoli itinerari da percorrere a piedi e opportunità per la pratica del canyoning sul torrente Rimonta. Esso rappresenta una forra eccezionale che presenta una cascata di 50 metri e che finisce con due meravigliosi laghetti, luogo spettacolare per gli amanti del birdwatching, e il trekking naturalistico storico, da effettuare in maggio , che attraversa i meravigliosi prati fioriti con centinaia di migliaia di narcisi di Pian de Coltura, fino ad arrivare nella valle dei Boschi di Lentiai alla Casera La Spasema, luogo simbolo dei partigiani.
Dop aver toccato le località di Mel, Bandiera Arancione del Touring Club, e Trichiana, cittaÌ€ natale di Tina Merlin la giornalista del Vajont, è giunto il momento di arrivare a Belluno non prima di aver assaporato gli splendidi percorsi di mountain bike della Val Morel un vero e proprio balcone delle Dolomiti. Belluno, la cittaÌ€ di Andrea Brustolon il Michelangelo del Legno come lo definiÌ€ HonoreÌ€ de Balzac eÌ€ uno scrigno da scoprire e soprattutto eÌ€ la Capitale delle Dolomiti Patrimonio dell’ UmanitaÌ€ (unico dei 5 capoluoghi di Provincia delle Dolomiti interamente all'interno dei confini comunali la zona cuore UNESCO).
Outdoor, trekking e alpinismo. Vivamente consigliata eÌ€ la partenza dell’Alta Via n 1 da Case Bortot, LocalitaÌ€ Bolzano Bellunese. Da qui prendendo il sentiero che porta al Rifugio Settimo Alpini si incontreranno alcuni scorci magnifici delle Dolomiti Bellunesi fino ad arrivare al cospetto di Sua MaestaÌ€ La Schiara. Assolutamente da non farsi sfuggire l’occasione di scendere al Canyon del Bus del Buson chiamato l’Auditorium di Pietra. Una forra utilizzata per i concerti d’estate che richiama folle numerosissime di turisti .