Montagna luogo sicuro per le prossime vacanze? Tra difficoltà e idee innovative, lunedì scorso, 25 maggio 2020, ne hanno discusso in una conferenza on line alcuni amministratori e responsabili del turismo di note località dell’arco alpino. Riflettendo sulla situazione attuale e avanzando proposte per la prossima stagione, ecco alcuni punti chiave per la riapertura del turismo in montagna.
Valeria Ghezzi, presidente dell’Anef, l’associazione nazionale esercenti funiviari, dopo aver sottolineato l’importanza degli impianti di risalita per il turismo di montagna e per raggiungere l’alta quota, ha invocato stesse regole a livello nazionale per la prossima apertura. Valeria Ghezzi ha fatto notare come i trasporti funiviari siano sicuri, la permanenza duri poco, massimo 6 – 8 minuti, le cabine possano essere aerate, si possano usare i dispostivi di protezione individuale e si possa stabilire una gestione accurata dei passaggi nelle stazioni, spesso all’aperto, senza incroci.
«In montagna il tasso di antropizzazione è basso e la distanza sociale è garantita», ha affermato Gabriella Morelli direttore dell’Ufficio regionale del Turismo della Valle d’Aosta. Le strutture sono di solito piccole e il numero di persone da gestire è limitato e ci sono le condizioni per poter aprire ai turisti, ossia il distanziamento sociale garantito e la sorveglianza attiva del Sistema sanitario nazionale. La Valle d’Aosta è la Regione che ha eseguito finora più tamponi e gli albergatori chiedono alle autorità sanitarie di essere tempestive nell’intercettare eventuali problemi per contenerli. Tuttavia, DPI, sanificazione e barriere rischiano di «trasformare le strutture ricettive in sale operatorie» e ci si chiede dove andrebbero a finire i caratteri distintivi dell’accoglienza, il calore e lo charme. Se per le case c’è già un’alta richiesta, per gli albergatori bisogna pensare a una nuova dinamica di comunicazione.
«No alla politica di discounting» è il messaggio del direttore del marketing di Dolomiti Superski. Ben consci che sarà un’estate durissima con la concorrenza dei mercati vicini e l’afflusso limitato di turisti stranieri, la Dolomiti Superski lancia lo stesso la “Dolomiti Super summer 2020†perché è importante esserci con un marchio importante e resistere alla tentazione di abbassare i prezzi, per poter guardare con fiducia al futuro.
Sarà un’estate molto dura anche secondo Marco Rocca, amministratore delegato di Mottolino Fun Mountain di Livigno. La domanda seppure ridotta del 50% c’è e quindi sarà importante esserci perché l’identità è un punto di forza. Il problema di tutti gli operatori turistici di montagna, è poter dire “quando†si aprirà , perché la loro voce non è ancora così forte da farsi sentire a livello governativo.
Per Stefano Illing, presidente di Cortina Turismo, è necessario dare una risposta di gruppo e definire protocolli comuni e soprattutto in tempi rapidi: «L’importante è la velocità nel dare risposte». Considerato che per molti la vacanza in montagna sarà una novità (visti i posti limitati al mare), sarà l’occasione per offrire un percorso di scoperta della montagna, non come parco divertimenti, ma come realtà di vacanza da conoscere e a cui fidelizzarsi.