Tra le Dolomiti del Trentino, incontriamo oggi le tradizioni e i sapori titpici della Val di Fiemme, immaginando di fare una passeggiata in questa magnifica vallata, raccogliendo prelibatezze e sapori all'interno di un cestino di montagna.
Questo itinerario, fatto di sapori della tradizione, è facilitatato dalla mappa “Tradizione e Gusto” distribuita dagli uffici turistici, grazie alla quale si può andare alla scoperta delle ricette e dei prodotti della tradizione, attraverso la natura delle Dolomiti, riconosciute dall’Unesco “Patrimonio Naturale dell’Umanità”.
Al club “Tradizione e Gusto” appartengono ristoranti con menù chilometri zero, produttori, artigiani, agritur, b&b e piccoli alberghi, ricchi di fascino e tradizione, che hanno sposato scelte di risparmio energetico e bioarchitettura con estrema naturalezza. “Tradizione e Gusto” è un team affiatato che valorizza antichi saperi e antichi sapori, favorendo una relazione diretta tra chi produce e chi consuma.
….. e il nostro cesto comincia così e riempirsi! In esso potremo riporre lo speck e i salumi freschi o stagionati, il miele, le marmellate e i piccoli frutti, lo strudel di mele, la selvaggina, i funghi, la pregiata Birra di Fiemme e i formaggi dei caseifici di valle che, oltre a essere privi di additivi, profumano di pascoli fioriti e di rispetto per gli animali da allevamento.
Il Caseificio di Cavalese, oltre alle ricotte e agli yogurt caprini, propone il gustoso “Formae Val Fiemme” che per i suoi alti valori proteici e la sua ricchezza di calcio e fosforo è stato definito il Formaggio dei Mondiali di Sci Nordico. Il Caseificio di Predazzo è conosciuto per il famoso “Puzzone di Moena”, ma produce diverse varietà di formaggi fra cui il “Dolomiti” che stagiona appena trenta giorni, mantenendo tutta la freschezza e la bontà del latte appena munto.
Deliziosi anche gli infusi naturali a base di grappa trentina alle resine di pino mugo, genziana o prugnole selvatiche. Irresistibili i profumati cuscini imbottiti di trucioli di legno di cirmolo, consigliati per favorire il relax.
I vini più amati sono quelli di sei cantine e due distillerie della vicina Val di Cembra, con la quale la Val di Fiemme condivide le acque del torrente Avisio. La Val di Cembra è la culla più antica della coltivazione della vite in Trentino. Qui il consorzio Cembrani D. O. C. unisce produttori di vini, spumanti e grappe.
Un pizzico di conoscenza antica. Entrando in un supermercato della Val di Fiemme, si può notare che difficilmente i residenti della valle riempiono il carrello. Ogni giorno acquistano ciò che consumano. Loro si ispirano al clima e all’umore per decidere cosa cucinare. Inoltre, sono molto attenti alle stagionalità. In cucina usano poco i bilancini per i dosaggi. Si affidano alla sapienza antica delle loro mani. Il peso della farina viene semplicemente percepito. E così nascono piatti davvero speciali, tra i quali ricordiamo i canederli, la polenta, gli gnocchi verdi alla trentina, il gulasch.
Sapori autentici e sane abitudini. In questa terra, albergatori, ristoratori, artigiani e produttori, non hanno dovuto imitare regole e comportamenti per dare vita a un progetto di accoglienza a favore della tradizione, della salute e della sostenibilità. È bastato aprirsi ai ricordi materni, spolverare un quaderno di ricette e attingere a quei valori che hanno sempre accompagnato le giornate di questa silenziosa e laboriosa popolazione di montagna. Questi pionieri dell’eco-sostenibilità si sono resi conto che l’arte di evitare sprechi, con semplici accorgimenti, era parte del loro dna. Così come l’abitudine di privilegiare i prodotti locali.