Se i cuori di pietra fossero così, molto probabilmente cadrebbe un luogo comune dei più consolidati (e non solo perché di pietra…). A Livigno da sabato 10 a domenica 18 luglio prende forma la 5ª edizione di Pietrarte, ovvero quando la natura diventa arte. Come nelle passate edizioni, i massi che popolano la valle di Livigno, per una sola settimana, si trasformeranno in opere d’arte in sintonia ed armonia con la natura grazie alle mani sapienti di ‘artisti di pietra’ provenienti da tutto il mondo. Esattamente le squadre che prenderanno parte alla kermesse artistica saranno 6, ognuna formata da uno scultore (la spagnola Rosa Maria Arau, i giapponesi Reijiro Wada e Rieko Mori e gli italiani Giuseppe Rubicco, Donato Linzalata e Renzi&Lucia) e da due assistenti. Avranno una settimana per realizzare una scultura, usando esclusivamente le pietre del luogo. Saranno gli scultori stessi a coinvolgere il pubblico nella creazione delle loro opere d’arte, dando origine a momenti di solidarietà e amicizia tra i partecipanti e la natura stessa… In pratica si tratta di creare sul territorio col materiale del territorio: a disposizione vi sono 2 chilometri di spazio lungo il fiume Spöl, in Val Federia.
Ci si augura che anche quest’anno la manifestazione possa funzionare come le precedenti edizioni dal momento che nel 2003 furono circa 20mila le persone che raggiunsero Livigno per assistere a questa genesi creativa. Ma oltre all’arte, Pietrarte è anche un rito, quasi un modo per rievocare l’antica tradizione dello “spietramento” che, all’inizio dell’estate, vedeva gli abitanti della valle liberare le zone da pascolo costruendo dei lunghi muri di contenimento.
Collateralmente…
Milvia Quadrio, artista svizzera, dal 10 al 18 luglio terrà dei corsi in cui bambini e adulti potranno recuperare il contatto con la natura imparando a lavorare la pietra in maniera creativa, utilizzando solo gli elementi naturali che si trovano sul territorio quali ad esempio, corde, fieno e legno. “Quest’anno l’idea è quella di costruire un mosaico naturale – racconta il direttore artistico Luca Rendina – attraverso cui i bambini potranno lasciare una traccia del loro passaggio, rivivendo l’istinto primordiale dell’uomo, ma sempre in armonia con la natura”.
La manifestazione sarà fotografata da Enza Tamborra, che ha già realizzato un libro fotografico, edito da Charta, in cui le immagini permettono di rivivere le emozioni provate nel veder nascere le sculture di pietra. E il 16 marzo è anche partita dalla Galleria OpenMind di Milano una mostra fotografica itinerante che racconterà Pietrate e le sue sculture fino al 20 luglio, quando farà ritorno a casa.