A Boario Terme l’acqua sarà l’elemento dominante della metà di ottobre. In questo «Anno internazionale dell’acqua» il Bacino imbrifero montano di Vallecamonica, la Federbim e il Corso di laurea in valorizzazione e tutela dell’ambiente e del territorio montano organizzano per il 17 e 18 ottobre un convegno dal titolo: «Una montagna d’acqua», che si svolgerà al Palazzo dei congressi della cittadina termale. Le due giornate, promosse grazie all’organizzazione scientifica di Giuseppe Carlo Lozzia (Presidente del Corso di laurea in valorizzazione e tutela del territorio e dell’ambiente montano) e di Anna Giorgi, avranno per moderatore il giornalista della Rai Andrea Vianello nella prima giornata, e lo stesso Lozzia nella seconda. Venerdì 17, dopo i saluti delle autorità , sono previsti gli interventi di Fausto Guastaroba («Tra cielo e terra»), Pier Luigi De Cesero, sindaco di Longarone («Longarone quarant’anni dopo»), Thomas Scheurer della Swiss interacademic commission for alpine studies Icas («Ricerca nelle Alpi – schieramenti attuali e cooperazione internazionale»), Paolo Nastasio dell’Ersaf («L’acqua nel paesaggio alpino»), Gian Battista Bischetti dell’Istituto di Idraulica agraria dell’università degli studi di Milano («L’importanza della vegetazione sul dissesto idro-geologico»), Fabio Luino dell’Irpi Cnr di Torino («Ricerca storica e analisi geomorfologia quale strumento per l’individuazione di zone potenzialmente inondabili: il caso del fiume Oglio»), del geologo Luca Alberelli («L’acqua come causa di dissesto»), Giovanni Ravanelli dell’Ersaf e Roberto Rossi dell’Università di Padova («Il ruolo del bosco nella valorizzazione della risorsa acqua»), Pier Luigi Genevini dell’università degli studi di Milano («La qualità delle acque»), Germano Zanini amministratore delegato Multiutility spa di Verona («Liberalizzazione del mercato elettrico e le fonti rinnovabili»), Giuseppe Dadà delle Terme di Boario («Acqua fonte di salute») e Franco Nicoli Cristiani Assessore alla Qualità dell’ambiente della regione Lombardia. La giornata di sabato 18 sarà invece divisa in due parti. Al mattino sono previsti ancora alcuni interventi: Giuseppe Orombelli del dipartimento Scienze Ambiente e Territorio della Bicocca di Milano («I ghiacciai come risorsa delle Alpi italiane»), Rolf Weingartner dell’Università di Berna («Water towers global view on the Hydrological importance of mountains»), Piero Guilizzoni dell’Istituto per lo studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza («I laghi alpini: un laboratorio di analisi ambientale»), Gianni Tartari, Elisa Buraschi, Davide Di Pasquale e Chiara Monguzzi dell’Istituto di ricerca sulle acque di Brugherio («Qualità dei laghi lombardi di alta e bassa quota»), Letizia Garibaldi del dipartimento Scienze Ambiente Territorio della Bicocca («Caratteristiche chimico-fisiche e biologiche dei maggiori laghi delle Orobie») e Daniele Chiappa del Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico di Milano («Acqua in montagna: un mondo da scoprire in sicurezza»). Il pomeriggio vedrà invece una visita alla centrale ENEL di Sonico ed una degustazione di prodotti tipici camuni al Centro intervallivo di Edolo. La due giorni sarà preceduta dall’inaugurazione della mostra itinerante:«22 artisti per l’acqua», che si terrà al Palazzo dei congressi di Boario Terme giovedì 16 alle 17 e che, partendo dal fatto che l’acqua è un diritto ancora oggi negato ad un miliardo e mezzo di cittadini del mondo, vuole essere un piccolo contributo ed un impegno concreto che sancisce una nostra inadempienza nei confronti di squilibri ed ingiustizie territoriali, per dare gambe a progetti di solidarietà e di cooperazione internazionale.