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Chi ha paura dell’orso? Quasi tutti, a giudicare da come stiano andando a ruba nei negozi di Bolzano i campanelli e gli spray antiorso che solitamente vengono acquistati dagli escursionisti diretti nelle foreste canadesi. Da una decina di giorni un orso sta infatti razziando gli ovili delle montagne altoatesine che si affacciano sulla vallata dell’Adige.



L’esemplare sembra stia ora tornando verso il parco dell’Adamello Brenta, ma l’ultima traccia lasciata dal plantigrado impensierisce gli allevatori altoatesini: una carcassa di pecora trovata a Senale San Felice, al confine fra la provincia di Bolzano e quella di Trento.

Segnale che non impensierisce gli esperti; secondo quest’ultimi potrebbe invece essere il segno che l’orso – ormai stanco di razziare pecore e anche spinto dall’innalzamento della temperatura nel fondovalle – abbia deciso di ritornarsene nella zona di ripopolamento dell’Adamello dove da anni è in corso il progetto Life Ursus.



Ad ogni modo, per tornare alla cronaca, a Bolzano ci si aspetta la risposta del Ministero dell’ambiente sulla domanda presentata dalle autorità locali per poter catturare la bestia, una specie protetta e tutelata dalla Direttiva Habitat. Se un giorno la risposta dovesse arrivare, e se fosse affermativa, Meister Petz – così hanno battezzato questo orso i tedeschi – potrebbe fare la fine degli orsi del monastero trentino di San Romedio che, dagli anni 50, trascorrono la loro esistenza accanto all’eremo meta di migliaia di turisti.

fonte: Ansa







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