Sta per concludersi il 2005, questione di ore. Di seguito sono riportati alcuni degli articoli comparsi quest’anno in “Alpilloleâ€, la rubrica che offre uno sguardo a 360° sul mondo Alpi, italiane e non. Da gennaio a dicembre 2005, un articolo per mese (o quasi). Dai cambiamenti climatici all’ecologia. Dalla storia alle scelte amministrative per le terre alte. Di tutto un po’, insomma, per ripercorrere insieme un anno alpino. E cogliere l’occasione, da parte della nostra redazione, per augurare a tutti un sereno 2006.
Da Alpillole di gennaio 2005
Cambia il clima troppo in fretta
Nuova ricerca del WWF International che ci riporta alla dura realtà dei cambiamenti climatici: troppo rapidi per flora e fauna. Il naturale meccanismo di adeguamento di molte specie oggi non è più in grado di tenere il passo con il ritmo dei cambiamenti.
La ricerca giunge alla conclusione che le conseguenze del riscaldamento del clima sono molto maggiori di quanto finora ritenuto. Ad esempio alcune piante anticipano la fioritura; e si sviluppano più incendi boschivi a causa dell’aumentare dei periodi di siccità .
Da Alpillole di febbraio 2005
Gli austriaci puntano sull’energia verde
Nel corso del 2004, in Austria, si è registrato un vero e proprio boom dell’energia verde. Nell’Austria Inferiore, ad esempio, si è registrato un record nella costruzione di centrali di riscaldamento a biomassa, di impianti per la produzione di energia da biogas e impianti eolici. Ne risulta che circa il 7% dell’energia prodotta nella parte meridionale del paese alpino, ha origine dal vento, da biomassa e biogas. Sul fronte degli investimenti ciò ha comportato investimenti complessivi per il 2004 ammontanti 204,6 milioni di Euro.
Da Alpillole di marzo 2005
Campionati del Mondo senz’auto
In questo periodo in Francia le località di sport invernali dedicano una grande attenzione al traffico stradale e ai suoi effetti indesiderati. La Val d’Isère ha così intitolato la propria candidatura – accolta – per i Campionati del mondo di sci 2009, “Campionati del mondo senza auto”, dal momento che le distanze tra le località di svolgimento delle gare, gli alloggi, il centro per i media e il centro della località sono tutte molto brevi.
Da Alpillole di aprile 2005
Alpi storiche nel web
Archiviare le Alpi, ma non nel senso di ‘metterle da parte’… Il Deutsche Alpenverein (vale a dire il Club Alpino Tedesco) in collaborazione con l’Österreichische Alpenverein (Club Alpino Austriaco) sta preparando un archivio storico sulle Alpi, che sarà disponibile su internet. Le informazioni e i dati sono quelli provenienti dai grandi archivi dei club alpini, rispettivamente di Monaco e Innsbruck e per l’operazione di reperimento dati è già al lavoro un gruppo di storici e archivisti.
Sembrerebbe che l’intero patrimonio dei due archivi, ordinato e digitalizzato, possa già essere disponibile al pubblico- su internet – a partire dal 2008. E tutto ciò racchiuso nel progetto denominato “Historisches Alpenarchiv – Internationales Informations- und Dokumentations-Netzwerk zur Geschichte der Alpen und des alpinen Tourismus”.
Da Alpillole di maggio 2005
L’uomo e il ghiacciaio in una pubblicazione di Hans Haid
“Mythos Gletscher” è la nuova pubblicazione di Hans Haid, che mette in luce il rapporto tra uomo e ghiacciai nelle Alpi. Dodici i capitoli proposti dall’autore per tracciare un ampio resoconto, a cominciare dalle prime relazioni e i primi disegni di ghiacciai del XVI secolo fino al cambiamento climatico odierno e ai problemi ad esso connessi.
Il libro è riccamente illustrato: incisioni storiche mostrano le prime ascensioni, i primi studiosi dei ghiacciai o illustrano catastrofi che si sono verificate nel corso dei secoli. Sulla base di antiche cartine i lettori possono seguire l’evoluzione della percezione delle Alpi nella storia
Da Alpillole di giugno 2005
Meno neve. E i ghiacciai si sciolgono.
Oltre al riscaldamento del clima, anche le ridotte precipitazioni invernali hanno contribuito allo scioglimento dei ghiacciai verificatosi negli ultimi 150 anni. Questo il risultato a cui è giunto uno studio condotto da ricercatori del laboratorio di glaciologia e geofisica di Grenoble e del Politecnico federale di Zurigo, pubblicata sulle “Geophysical Research Letters”.
Nella piccola era glaciale – compresa tra il 1550 al 1850 – i ghiacciai nelle Alpi erano sensibilmente avanzati, per poi ritirarsi rapidamente. In particolare la forte crescita tra il 1760 e il 1830 aveva fino ad ora lasciato perplessi, poiché le temperature medie estive del periodo risultano superiori a quelle del XX secolo. La ricerca dimostra ora che il motivo dell’aumento dei ghiacciai consiste nelle precipitazioni invernali, che nel corso del XIX secolo sono diminuite di un quarto.
Da Alpillole di luglio 2005
Il satellite salva montagna
Frane, valanghe, smottamenti in montagna: ora ci pensa il satellite, che dovrebbe monitorare il territorio migliorando la gestione dei rischi connessi a questo tipo di fenomeni. E’ l’obiettivo di ASSIST (Alpine Safety, Security and Informational Services and Technologies), il nuovo progetto di ricerca che sta attualmente partendo sulla scia dell’iniziativa europea “Monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza”.
ASSIST coinvolge sette partner da Austria, Germania, Italia e Svizzera e ha l’intento di elaborare e testare approcci generalizzabili al fine di produrre e mettere in rete dati utili alla previsione e alla gestione dei rischi idrogeologici.
Da Alpillole di agosto 2005
Le scelte per le Alpi italiane
E’ stato pubblicato col titolo “Quali scelte per le Alpi – il ruolo delle Regioni e del Governo nell’attuazione della Convenzione Alpi” il dossier realizzato da WWF Italia in collaborazione con Cipra Italia. L’obiettivo del documento è di fornire alle regioni ed al governo stesso una serie di suggerimenti e indicazioni per proteggere le Alpi sotto tutti i punti di vista con strumenti normativi, regolamentari ed amministrativi.
Da Alpillole di settembre 2005
Cattiva aria sulle Alpi occidentali
Transalp air 2004, vale a dire la qualità dell’aria nelle Alpi occidentali dal 1995 ad oggi. Un vero e proprio libro nero, in cui risalta il continuo superamento dei limiti di inquinamento atmosferico, siano essi svizzeri o europei. Una ricerca transfrontaliera preziosa, condotta dai Cantoni di Ginevra, Vaud, Vallese e dai Dipartimenti francesi dell’Ain, Savoia e Alta Savoia e dalla Valle d’Aosta in Italia.
Nel 2004, per la prima volta dall’inizio dell’analisi, nelle città si è potuta rilevare una concentrazione di azoto al di sotto dei valori limite vigenti in Europa e in Svizzera. I valori di ozono, condizionati dalle condizioni climatiche, sono tornati al di sotto del livello toccato nell’anno torrido del 2003, mentre le polveri fini restano stabili.
Da Alpillole di dicembre 2005
Normativa ambientale violata in Italia e Austria
La Commissione Europea ha deciso di procedere nuovamente contro l’Italia per violazioni della normativa ambientale. Sei dei dieci casi riguardano aree nelle Alpi.
Tra gli imputati il progetto dell’inceneritore di Trento, per cui non è stata effettuata la valutazione d’incidenza su tre siti naturali di interesse comunitario; due progetti sciistici per i quali non si è tenuto conto della presenza di siti di interesse comunitario; poi tre casi legati alla gestione delle risorse idriche in Lombardia. A rischio condanna anche l’Austria per violazione della normativa in un’area protetta alpina.