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Lo scorso 1° febbraio ha preso formalmente via il Progetto V.E.T.T.A., acronimo di Valorizzazione delle Esperienze e dei prodotti Turistici Transfrontalieri delle medie e Alte quote.

VETTA, progetto strategico approvato nell’ambito del programma di Cooperazione Italo-Elvetica 2007-2013,  si compone di un partenariato molto ampio che vede come capofila per l’Italia la Regione Piemonte ed il Canton Ticino in Svizzera.
L'obiettivo principale dell’intervento, di durata triennale, si sostanzia in un’azione di ampio respiro volta qualificare il settore del turismo escursionistico, concentrando in modo particolare l’attenzione ai rifugi alpini.

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Nell’ambito di tale strategia, la Regione Piemonte propone tre linee di lavoro, che saranno sviluppate dal Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino, che vanta un’esperienza pluriennale nel campo dello sviluppo di strumenti e metodologie per la qualificazione delle strutture alpine e delle aree territoriali.
Le tre azioni sono di seguito brevemente riassunte:

  1. Analisi dell’offerta nell’area intervento, sia in termini di qualità dell’offerta alle medie ed alte quota che di percezione della stessa da parte dell’ospite.
  2. Predisposizione di una Carta di qualità, pensata per le realtà che meglio rappresentano l’offerta alle medie ed alte quote, i rifugi alpini, con l’obiettivo di porre le basi per far sì che o strumento possa essere condiviso con l’ISNART e divenire la base con cui definire le specifiche per l’ottenimento del marchio “Q – Qualità Italiana” per i rifugi alpini. Al momento, infatti, è l’unica categoria di ricettività per la quale non sono ancora stati predisposti dei disciplinari.
  3. Progettazione e sperimentazione di uno strumento prototipale da testare in tre strutture campione per il telerilevamento delle variabili ambientali caratterizzanti la conduzione del rifugio alpino.

Un progetto, quindi, di ampio respiro, di cui sicuramente si parlerà in futuro.

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