È andata in scena sabato 19 settembre una fiera del bestiame meravigliosamente accattivante. Il tradizionale appuntamento di fine stagione con gli animali e le contrattazioni dei negozianti si è tenuto, come sempre, sui grandi prati dei Campetti di San Pietro. Presenti gli allevatori di Aprica e San Pietro, le autorità cittadine e un folto pubblico.
Rivitalizzata dall'Associazione Allevatori con il supporto decisivo del Comune di Aprica, la fiera d'autunno, che segue a quella d’apertura di San Pietro a fine giugno, è ancora sostanzialmente un'occasione genuinamente contadina.
Ciò per il fatto che gli allevatori, ancorché numericamente inferiori a quelli di un tempo, la organizzano principalmente a fini commerciali e professionali: passerella di oltre un centinaio di capi tra bovini-caprini-ovini, scambi di opinioni, serrate contrattazioni e affari. A suon di pacche sulle rudi mani, con l’immancabile sputo di conferma.
Tenere scene di vitellini che poppano, agnellini che belano e caprette curiose hanno allietato i turisti visitatori, in particolar modo i bambini.
A mezzogiorno gran bella mangiata conviviale di polenta e cuz (il piato tipico cortenese), alla quale hanno partecipato alcune centinaia di persone.
È stata la celebrazione di una festa che è il culmine e la consacrazione della vita in alpeggio, con i "prodotti" del pascolo in alta quota portati a valle e offerti agli occhi e al palato di tutti. Chi non ama, infatti, il buon latte caldo, la cadólca, la panna, la ricotta, il mascarpone, il formaggio, il burro, ecc.?? Un'occasione, anche, per rinsaldare i rapporti antichi e fattivi tra Aprica e la vicina Córteno, zona dalla quale provenivano la maggior parte delle bestie.
Tutto ciò grazie agli allevatori, ma anche e soprattutto al Comune di Aprica, senza l'aiuto del quale la manifestazione languirebbe. Come non sarebbe quella che è se non vi dedicasse passione e immaginazione il buon Brunetto Corvi, pastore ante litteram prima che cuoco, maestro di sci e factotum operativo dell'ufficio turistico :-))