Dall’intimo confronto tra l’autore, Marco Bianchi, e lo spettacolo forse tra i più grandi che questa terra ci abbia mai offerto – le vette d’oriente – nasce “Tra Cielo e Terra”, volume (soprattutto) fotografico che racconta il rapporto tra uomo e maestosità della natura in un contesto incantato.
Marco Bianchi, scalatore, fotografo, scrittore, racconta così in “Tra Cielo e Terra” l’universo aspro e incantato dell’Himalaya, del K2, del Cho Oyu, dell’Annapurna e lo confronta instancabilmente con sua condizione, umana. Si misura con le sue paure, le sue ansie, i sogni e gli obiettivi, con una parlata del tutto particolare, quasi segreta, fatta di trasposizioni emotive su carta. Le foto sono belle: merito questo che in gran parte spetta ai soggetti, ai colori del Tibet. Un mondo onirico…
“…la prima volta che vidi l’Himalaya – scrive l’autore nell’introduzione al volume – mi trovava su una aereo di linea della compagnia di bandiera pakistana. Volavamo a ottomila metri di quota quando il pilota annunciò nell’altoparlante la comparsa del Nanga Parabat. Guardai dal finestrino. Un colosso bianco emergeva tra le nuvole…”. Questo è il confine, tra cielo e terra.
L’autore.
Marco Bianchi, milanese, ha scalato le principali vie classiche delle Alpi e in seguito l’Aconcagua, la cima più alta del continente americano. Dal 1992, in soli cinque anni, ha compiuto nella catena dell’Himalaya l’ascensione di sette Ottomila. Tra i suoi libri, Montagne con la Vetta (Vivalda 1998) e il volume fotografico Omaggio alle Alpi (Mondadori 2001).
Tra Cielo e Terra
di Marco Bianchi
Mondadori
Collana: Discovery
Pagine: 480
Formato: 18,5 x 18,5
Prezzo: 19,50 euro
ISBN: 8837035837
Finito di stampare: agosto 2005
www.librimondadori.it