Alcune novità nel regolamento del Tor des Géants: più controlli sul materiale obbligatorio e cancelli orari anche all’entrata delle basi vita.
Sono arrivate a 1.895 le pre-iscrizioni al Tor des Géants 2014 e continueranno fino alle 18 del prossimo venerdì 14 febbraio. Come si legge sul sito Internet l’organizzazione sta procedendo ai controlli necessari per verificare le procedure e i problemi sorti: molti atleti si sono lamentati per il sistema di pre-iscrizione on line ritenuto macchinoso e non sempre attendibile. Dopo il 14 febbraio si stilerà la prima lista dei 660 concorrenti. «Si procederà in ordine cronologico – ha dichiarato Alessandra Nicoletti, presidente della VdA trailers, società organizzatrice del Tor – Dopo aver assegnato i 284 posti riservati agli italiani, 94 dei quali spettano ad atleti valdostani, si procederà alla ripartizione tra le altre nazioni, nella stessa proporzione delle pre-iscrizioni, ma con la condizione che tutte le nazioni rappresentate abbiano almeno due partecipanti. Rimarranno un’ottantina di “wild card” per gli atleti dei team degli sponsor».
Ci sono alcune novità nel regolamento, riguardanti soprattutto il materiale obbligatorio, i cancelli orari e i controlli. «E’ stato specificato meglio il materiale obbligatorio – continua Alessandra Nicoletti – Sono stati aggiunti il micropile a manica lunga, i copri pantaloni, i copri guanti e la giacca a vento è stata specificata “in Goretex e con cappuccio”. Le barriere orarie, nei punti vita, oltre ad essere in uscita saranno anche in entrata, cioè gli atleti dovranno essere arrivati almeno due ore prima del tempo limite di uscita. Sono anche stati specificati i controlli del materiale obbligatorio, sia alla distribuzione del pettorale per tutti i concorrenti, sia a sorpresa lungo il percorso, all’uscita delle basi vita e in condizioni particolari. Chi non sarà in regola con il materiale obbligatorio sarà squalificato».
Gli atleti che risulteranno iscritti dovranno nei circa duecento giorni che rimangono affinare la preparazione. Renato Jorioz, vice presidente di VdA trailers e coach di Francesca Canepa, due volte vincitrice del TOR e vincitrice solo dieci giorni fa della Hong Kong 100km prima prova dell'Ultra Trail World Tour, consiglia: «Un chek-up medico sportivo per valutare bene il nostro punto di partenza è indispensabile prima di mettersi in gioco in un'avventura come il Tor. Purtroppo qui da noi è un po’ difficile correre in questa stagione, quindi bisogna cercare di approfittare di tutte quelle discipline legate alla neve, scialpinismo, fondo o racchette, per programmare appena possibile qualche trail, via via più lungo». L’allenamento ha però molte varianti individuali e quindi, conclude Jorioz «Per una preparazione mirata sia a un risultato di classifica che semplicemente a finire, vale la pena di affidarsi a un buon preparatore per avere qualche consiglio personale».
Il Tor des Géants interessa la ricerca medica e da alcune edizioni, oltre all’assistenza ai concorrenti, i medici dell’ambulatorio di medicina di montagna e dell’elisoccorso raccolgono dati. «Nel 2011 la ricerca si è concentrata sulle modificazioni muscolari da fatica, in collaborazione con i gruppi di Federico Schena di Rovereto e di Gregoire Millet di Losanna – spiega Guido Giardini, neurologo dell’ospedale regionale di Aosta – Sembra che il Tor provochi meno danni muscolari di un ultra trail più breve, ma più veloce, come quello del Monte Bianco, probabilmente perché lo sforzo è meno concentrato. Nel 2013, in collaborazione con l’Università e il Cnr di Pisa, abbiamo indagato alcuni aspetti neurologici, dal sonno agli effetti sul sistema cardiovascolare. I risultati preliminari saranno presentati a Trento, sabato 26 aprile, nel corso di un convegno che tratterà proprio degli ultra trail. Il programma comparirà a breve sulla pagina face book della Società italiana di medicina di montagna. Interverranno anche i fisioterapisti degli studi fisioterapici di montagna (della valle d’Aosta e di Trento) con i loro dati sul trattamento del dolore muscolare da sforzo. Infine stiamo conducendo un’indagine sulle principali patologie che lo scorso anno hanno richiesto il ricovero in pronto soccorso per una quarantina di concorrenti.».