Con un apprezzabile risalto su tutta la stampa nazionale, la recente presentazione dell’annuario numero uno di “Studi tizianeschi†della “Fondazione Centro studi Tiziano†presso l’ateneo veneziano, rappresenta un ulteriore rafforzamento della fondazione cadorina dopo la felice esperienza a Londra in occasione della mostra dedicata a Tiziano e in vista della rassegna dedicata al grande pittore a giugno al museo del Prado a Madrid. L’Annuario presentato, con testi in italiano e inglese, rappresenta il primo strumento editoriale al mondo che si occupa sistematicamente del Tiziano, recensendo tutti i più importanti studi, le mostre, i restauri, il mercato delle opere del pittore cadorino. Un annuario che vanta la direzione del prof. Roger Rearick e che riscontrerà l’inevitabile interesse delle maggiori biblioteche del mondo.
L’iniziativa era tra gli obbiettivi della neonata Fondazione sorta su iniziativa a della Magnifica Comunità , Ente capofila, e dal Comune di Pieve di Cadore, ai quali si sono affiancati Enti Pubblici, società e semplici privati. Questa intende promuovere sia l’attività di studio e di valorizzazione dell’arte e della figura di Tiziano, sia l’opera di promozione culturale e turistica del territorio dell’Altobellunese, con la finalità di dare maggior equilibrio alla storia dell’arte finora arroccata nei grandi centri a scapito della periferia e in questa direttrice sarà studiata la storia della pittura cadorina del Cinquecento.
Il “Centro studi Tiziano†ambisce quindi a divenire un centro attivo di studi e ricerche e non un saltuario appuntamento per passare qualche giorno di ferie agostane, come spesso sono state concepite tali iniziative in luoghi turistici italiani. La valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del nostro Cadore è assolutamente doverosa, e la nascita della Fondazione (Edi cui è presidente l’industriale Vittorio Tabacchi) è di eccellente auspicio, come testimoniano i successi delle prime iniziative intraprese. Tuttavia sarebbe importante poterla inserire in un ventaglio di offerte turistiche meglio strutturate e avallate da strutture più idonee in modo da riuscire a proporre con forza al mondo intero un modello turistico montano di straordinario spessore che sia in grado di abbinare le più belle montagne al mondo alla grande cultura e storia del Cadore.