Partecipato e con grande favore di pubblico, questo il risultato del convegno "Il paesaggio culturale di Tirano e la Valtellina nel Patrimonio Mondiale UNESCO", tenutosi a Tirano lo scorso 16 febbraio 2007 su invito della Fondazione ProVinea "Vita alla Vite di Valtellina" ONLUS.
Oltre alle tante autorità ed agli addetti lavori, numerosissima la gente comune: molti i Tiranesi, ma non sono mancati anche i residenti di altri centri della Valtellina.
Tema principale del convegno è stato la recente unione d'intenti realizzatasi tra Svizzera e Italia per l’iter congiunto di Ferrovia Retica (sul fronte svizzero) e ProVinea (su quello italiano) per entrare a far parte insieme del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
Ne è emersa, sia sul fronte istituzionale prima che su quello più operativo poi, l'importanza strategica, economica e culturale di un progetto transnazionale unico nel suo caso e proprio per questo già vincente dalla sue origini.
Un concetto forte, questo, che non è sfuggito agli interventi di Pietro Del Simone, sindaco di Tirano, Claudio Lardi, direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e della protezione dell'ambiente del Cantone dei Grigioni, Silvio Briccola, vicedirettore e responsabile delle Finanze della Ferrovia retica, Adele Cesi, dell'Ufficio Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO al Ministero per i beni e le attività culturali, e Sandro Faccinelli, direttore di ProVinea.
Considerevoli, in tutti i termini, gli investimenti iniziati e quelli già programmati della Ferrovia retica da qui al 2010, anno del centenario e non certo minori quelli fatti da ProVinea in questo periodo di intensa attività confermati dalle parole del presidente Domenico Triaca: “Stiamo facendo qualcosa di molto importante e con connotati unici, visto che, nel nome di un territorio che ha tantissimo da valorizzare, siamo riusciti a far combaciare gli intenti e le ambizioni di due popoli, divisi sì da una barriera – la frontiera di Campocologno – ma uniti da tradizioni e qualità che affondano le radici nella notte dei tempi. A congiungere i due poli un immenso e favoloso cordone ombelicale che si chiama Ferrovia retica, un'occasione per tutti. Per gli amici oltreconfine che avranno così finalmente la possibilità di vedere i loro sforzi premiati dall'UNESCO e diventare Patrimonio Mondiale dell'Umanità".