La dispersione della popolazione sul territorio e la lontananza da centri medici specialistici sono tra le principali difficoltà che l’assistenza sanitaria in Valle d’Aosta, analogamente ad altre regioni di montagna, deve affrontare. Studi preliminari a livello nazionale sulle particolarità dell’assistenza sanitaria in aree di montagna erano stati condotti quando era Ministro della Salute Umberto Veronesi. Nel documento conclusivo di quella commissione di studio, stilato nel 2001, si sottolineava l’importanza di alcune esperienze pilota di telemedicina realizzate in altre regioni alpine.
Diffondere la telemedicina in Valle d’Aosta, per ottenere una sempre miglior capacità diagnostica e terapeutica nell’assistenza primaria territoriale, è adesso l’obiettivo del progetto “Te. Va.†Telemedicina in Valle d’Aosta, recentemente avviato dall’Unità sanitaria locale, utilizzando fondi a disposizione dell’assessorato regionale alla Sanità .
Tra le finalità del progetto di telemedicina, che andrà a regime nel corso del 2006, c’è quella di una risposta appropriata all’urgenza clinica, migliorando le potenzialità di giudizio del medico di assistenza primaria. Da ricordare che in Valle d’Aosta le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte, come è emerso dal Dossier Cuore 2006 presentato a Roma nei sono fondamentali per una prognosi favorevole sia per la vita sia per le complicanze, è evidente l’importanza di una rete telematica di collegamento che possa superare le barriere geografiche e meteorologiche.
Altra finalità preminente sarà quella del monitoraggio di patologie croniche, per favorire l’assistenza sul territorio e ridurre la necessità di spostamento dei pazienti.
La scelta di dotare i medici di questa nuova tecnologia garantirà un salto di qualità nel servizio reso, favorendo la possibilità di fornire assistenza appropriata al domicilio dei malati e cure adeguate nel minor tempo possibile.
La tecnologia permette di rilevare i dati del paziente (elettrocardiografici, spirometrici, saturimetrici) e di inviarli a distanza con sistemi telefonici e digitali per l’elaborazione e la valutazione in tempi brevi. La previsione di costo del progetto, il cui referente è Clemente Ponzetti, direttore sanitario USL Valle d’Aosta, è di 125.000 euro.
Oriana Pecchio