Nei suoi otto anni di storia, il Calendario da tavolo del Parco Nazionale Val Grande ha proposto visioni diverse dell'area protetta, dalle seducenti vedute notturne dello spazio infinito all'universo vicinissimo ma ignoto della macrofotografia.
Oggi il Calendario del Parco e' divenuto un richiestissimo punto di riferimento per chi vuole cogliere con uno sguardo gli aspetti piu'
affascinanti e curiosi della Val Grande.
L'edizione 2009 e' stata presentata venerdi' 19 dicembre presso la Sala degli Specchi di Villa Biraghi a Vogogna, sede operativa dell'Ente Parco, alla presenza del Presidente del Parco Alberto Actis, del Direttore dell'Ente Tullio Bagnati, del Corpo Forestale dello Stato e del fotografo che ha realizzato gli scatti Giancarlo Martini.
Ogni pagina presenta sul fronte l'immagine di una vetta del Parco e sul retro un panorama ripreso dalla cima stessa oltre ad un breve testo che sviluppa una tematica connessa alle montagne, dalla loro nascita alla colonizzazione dell'uomo; dalla toponomastica alla letteratura, fino alla loro influenza sull'anima umana. Si aggiungono inoltre alcune riflessione sui cambiamenti climatici e sugli ecosistemi alpini, ricordando le ricerche scientifiche promosse dall'Ente Parco nei suoi 15 anni di vita.
Le pagine del nuovo calendario sono quindi un denso collage di immagini e approfondimenti per riflettere sul ruolo fondamentale dei parchi nella gestione del territorio e nell'educazione ambientale. 15 pagine, 12 cime,
12 approfondimenti, 28 immagini e 10.000 copie da donare ai tavoli di moltissime case e uffici della provincia e dell'intero territorio italiano perch , come scriveva John Ruskin nel 1859 a proposito della loro bellezza,"Le montagne sono l'inizio e la fine di tutto il paesaggio naturale".
Le cime della Val Grande possano – come dice Alberto Actis – "essere raggiunte e riscoperte per aiutarci a capire il valore delle cose e come meglio raggiungere le nostre mete quotidiane".
Il calendario e' in distribuzione gratuita presso la sede del Parco a Vogogna (aperta in orario di ufficio) e presso il museo Acquamondo a Cossogno (aperto in occasione delle festivita' natalizie)