Per ricordare i 300 anni dalla posa della prima pietra della chiesa di Luserna (4 settembre 1711) il G.S.F. “A. Bellotto” di Luserna in collaborazione con l’Ufficio Minoranze della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, è stato presentato un fumetto d’arte dal titolo “Stordja vodar khirch vo Lusérn”/”Storia della chiesa di Luserna”. La pubblicazione riporta tramite i testi, in cimbro e italiano, di Arturo Nicolussi Moz e le tavole d’arte di Pierluigi Negriolli gli avvenimenti che hanno consentito la costruzione e il mantenimento della chiesa e il suo affrancamento dalla Chiesa Madre di Santa Maria di Brancafora in Valdastico.
Nella decisione di costruire l’edificio sacro le poche famiglie (circa 30) che abitavano i masi di Luserna posero il seme per lo sviluppo di una comunità autonoma, di autogoverno del territorio, di solidarietà tra le famiglie in un ambiente povero di risorse. A distanza di tre secoli possiamo affermare che questa scelta fu fondamentale per il mantenimento della cultura e della lingua cimbra che altrove, in comunità meno determinate, sono andate irrimediabilmente perse.
La cerimonia è stata preceduta dalla celebrazione di una Messa, in Piazza G. Marconi/Platz, esattamente nel luogo dove, nel 1711, gli Avi posero la prima pietra dell’antica chiesa di Luserna/Lusérn.