Se amate lo sport, in Valle del Chiese trovate la possibilità di esprimervi al meglio, soprattutto grazie alla completezza e varietà dell’offerta. Non cercate l’esclusività della pratica mondana, perché qui la semplicità è il comune denominatore dell’offerta…
Se ‘la natura’ può andarvi bene come personal trainer, non vi resta che partire alla volta della Valle del Chiese . Le possibilità per praticare attività fisica (e passeggiare) non manca: i percorsi vita di Cimego e Bondo, sono studiati ed attrezzati sia per chi intende misurasi con se stesso e allenarsi, sia per chi vuole semplicemente passeggiare.
Se della mountain bike non ne potete fare a meno, la Valle del Chiese offre ben 14 percorsi compresi tra i 23 e i 56 km di lunghezza, adattabili a tutte le esigenze. Dislivelli massimi di 1400 metri e quote vicine ai 2000. I tracciati attraversano valli, costeggiano laghi, sfiorano ruderi, baite e paesi.
Sempre in bici, ma “take it easyâ€: una pista ciclabile assolutamente deliziosa, che parte da Storo e arriva a Baitoni ed al Lago d’Idro, ovvero un percorso che mostra – oltre al lago d’Idro -, diversi e notevoli paesaggi di campagna.
L’arrampicata libera, più nota come free climbing, pratica sportiva dove l’uomo si misura con l’immensità delle montagne attraverso riferimenti tattili fatti di piccoli anfratti, minuscoli appigli, frammenti di appoggi, trova in Valle del Chiese ottime occasioni di espressione nelle palestre naturali di Storo e di Boazzo, in Val di Daone. Di recente è inoltre stata realizzata una parete attrezzata presso il gigantesco sbarramento della Diga di Bissina, in Val di Daone.
Il sogno di Icaro si è trasformato in realtà da quando il parapendio ha cominciato a librarsi in volo e volare nei cieli. Il senso di libertà e di indipendenza che si conquista con questa pratica, qui è ancora più forte perché l’ambiente è naturalmente straordinario e gli orizzonti che si scoprono quando l’ombra si stacca da terra sono difficilmente raccontabili.
E fra le tranquille comunità e gli alberi di castagno, c’è spazio per le sensazioni forti. Accade fra Storo e la Valle di Ledro. Balzando fra gole profonde e burroni selvaggi, scende il torrente Palvico, che, arrivato in paese, come se nulla fosse accaduto, assume le sembianze di un ruscello tranquillo. Ma è lungo l’Ampola che il Palvico dà il meglio di sé. Così, almeno, sostengono gli appassionati di canyoning
, che si calano con le corde lungo le forre. In tanti arrivano dall’Europa Centrale per vivere un’emozione che toglie il fiato.
messaggio a cura del CT Valle del Chiese
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