Si è concluso domenica 12 ottobre 2014 Sondrio Festival, Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, quest'anno alla 28esima edizione. Tra i 117 documentari pervenuti, 16 quelli selezionati dal Comitato scientifico per la partecipazione al concorso (pellicole provenienti da Austria, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Svezia, Ungheria e Italia).
Nel corso della serata di gala, condotto dall'ospite d'eccezione Licia Colò, sono stati proclamati i vincitori di Sondrio Festival 2014. Andiamo a conoscere tutti i premi nei dettagli.
Primo Premio “Città di Sondrio” (Euro 5.000,00)
a I SEGRETI DEI BOMBI di/by Kurt Mündl – Produzione per ORF – Austria. Anno 2013 – Area trattata: Parco Nazionale Alti Tauri e altre aree, Austria.
Piccolo protagonista, grande impatto. Il documentario ci fa scoprire l’importanza di un piccolo insetto, il bombo, noto a tutti, ma non conosciuto per il suo ruolo nell’ecosistema. L’autore ci svela inoltre l’inaspettato impiego del bombo da parte dell’uomo nella produzione agricola dalla più piccola a quella di più vasta scala. Dal punto di vista narrativo, attraverso una microstoria, ritroviamo la grande storia della biodiversità.
Premio Parco Nazionale dello Stelvio (Euro 3.000,00)
a L’ULTIMO OCEANO di Peter Young – Produzione Fisheye Films – New Zealand 2012 – Area trattata: Mare di Ross, Antartide.
L’autore porta la nostra attenzione su un luogo non conosciuto, il mare di Ross, che deve essere protetto da uno sfruttamento dissennato. Il documentario prende in considerazione gli aspetti scientifici, ecosistemici ed economici legati alla pesca nell’ultimo oceano. Nonostante due tentativi, scopriamo che non si è ancora riusciti a far diventare l’ultimo oceano un’area protetta. L’autore ci invita a unirci ai promotori della campagna per raggiungere questo obiettivo.
Premio “Regione Lombardia” (Euro 3.000,00) per il miglior documentario sugli aspetti naturalistici, culturali, paesaggistici ed economici delle aree protette all’interno dell’Unione Europea a SZIGETKÖZ – IL DELTA INTERNO DEL DANUBIO
di Szabolcs Mosonyi – Produzione Natfilm Ungheria. Anno 2013.
Area trattata: Szigetköz, Parco Nazionale Fertö-Hansag, Ungheria.
Il documentario ci accompagna alla scoperta dell’intensa vita del fiume e degli animali che lo abitano. Scopriamo la dinamica dell’acqua che attraverso il ciclo dei diversi regimi idrici crea, distrugge e ricrea incessantemente l’ecosistema e la vita. Con una breve incursione nel rapporto dell’uomo con il fiume, ci offre un piccolo tassello sul fiume del lavoro e sul fiume del piacere.
PREMI SPECIALI
Il Comitato Scientifico del Festival ha proposto una selezione di quattro documentari in concorso per la visione e valutazione della Giuria degli Studenti.
Premio Giuria degli Studenti
a I SEGRETI DEI BOMBI di/by Kurt Mündl – Produzione Earth Productions per ORF – Austria 2013 – Area trattata: Parco Nazionale Alti Tauri e altre aree, Austria.
Abbiamo scelto “I segreti dei bombi” come migliore documentario per l’originale idea di raccontare il sorprendente ciclo vitale dei bombi, un argomento generalmente sconosciuto al grande pubblico. Grazie alla suggestività degli ambienti presentati si ha una completa immersione nella scena, dovuta anche alla coerente scelta di musiche e suoni. Le riprese sono forse la parte migliore del documentario, in quanto alcune di esse, girate in spazi piccolissimi e angusti, spingono lo spettatore a chiedersi come siano state realizzate. Anche la narrazione rimane avvincente per tutta la durata del documentario, alternando momenti di pace e tranquillità a momenti di tensione, come per esempio quello in cui la regina dei bombi combatte per la vera e propria conquista di un luogo per la riproduzione.
Premio della Giuria del Pubblico
a KALAHARI di/by Hugh Pearson – Produzione: BBC – Gran Bretagna 2013 – Durata: 59 min. – Aree trattata: Deserti del Kalahari e del Namib, Sudafrica, Namibia.
Si tratta di un documentario dalle molteplici sfaccettature, nel quale si fondono sapientemente le riprese relative alla natura, mostrata nella sua maestosità e bellezza incontaminata e primordiale, con i comportamenti scaltri, e talora divertenti, delle creature che vi abitano. Particolarmente degne di nota sono la magia delle riprese aeree con la nebbia sulle dune di sabbia del Namib, nonché l'incredibile lotta tra giraffe, animali trasformati in veri e propri attori. Ne scaturisce una narrazione di forte impatto emotivo, toccante ed avvincente, così che, parafrasando Citati, "l'infinito del mondo diventa familiare e a portata di mano".