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Dieci giorni fa, sui 3260 metri della Stelvio, solo 1000 erano coperti di neve. Le temperature finalmente invernali hanno permesso di far funzionare i cannoni a pieno regime e oggi, alle 10.10, lo Snow Control della FIS ha acceso il semaforo verde. La gara del 29 dicembre si farà.

Helmuth Schmalzl, Race Director della Federazione Internazionale dello Sci, ha raggiunto la zona d'arrivo con un largo sorriso:"la situazione è davvero soddisfacente sin dalla partenza alta, quella tradizionale a quota 2255 metri. Ci sono delle parti da completare – ammonisce il dirigente altoatesino – ma combinando le previsioni meteo, che ci garantiscono ancora freddo per qualche giorno, la capacità dell'impianto di innevamento e l'esperienza dello staff bormino, so che posso stare tranquillo".

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Schmalzl ha avvisato Guenther Hujara che si trova in Val Badia per il gigante sulla Gran Risa: "Hujara non poteva che essere contento. Quando il calendario viene confermato sono tutti contenti. Non solo noi della FIS, ma anche le squadre che possono mantenere i programmi agonistici impostati qualche mese fa. E ovviamente gli organizzatori".

Qualche speranza di vedere a Bormio la gara cancellata in Val Gardena? "Non dipende da me – risponde il tecnico – però credo che la difficoltà tecnica della Stelvio sia tale per cui due gare su questo tracciato siano troppe per gli atleti. La decisione, però, non spetta a me".

Il Comitato Organizzatore ha più volte espresso la propria disponibilità ad ospitare il recupero della Val Gardena. "Siamo a disposizione della FIS – dichiara Maurizio Gandolfi, Presidente del CO – con tutto l'entusiasmo, la professionalità e l'esperienza di sempre. Aspettiamo la loro decisione finale".

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Tino Pietrogiovanna è il direttore di pista e ha rappresentato il Comitato Organizzatore durante le verifiche in pista: "siamo contenti che Schmalzl ci abbia dato l'ok, e ora c'è tanto da fare. Oggi lasciamo lavorare i cannoni e da domani lavoriamo con i gatti e con una trentina di persone per avviare la preparazione degli aspetti tecnici. Dura, come sempre, ma ci siamo abituati!"

L'ingegner Pasquale Canclini mastica il sigaro mentre si coccola con lo sguardo i cannoni in funzione. Lui è l'uomo della neve, anche se quest'anno potremmo chiamarlo l'uomo dei miracoli.
"E' stato un anno davvero difficile. Non ricordo – riflette Canclini – di aver mai penato tanto in passato. Un novembre caldo e un inizio di dicembre con poche giornate di freddo. Eravamo pronti, ma non siamo mai riusciti a lavorare con continuità.
"Finalmente il freddo è arrivato in questi giorni e abbiamo scaricato la potenza di 70 cannoni sulla Stelvio. Siamo stati costretti a ricorrere ai gruppi elettrogeni per poter dare corrente a questa impressionante batteria di fuoco. L'impianto è performante e le riserve d'acqua erano e sono sufficienti per lavorare bene anche nei prossimi giorni.
"Ad oggi abbiamo prodotto 120.000 metri cubi di neve, ma non smettiamo, perchè dopo la gara ci sono le feste e la stagione turistica è ancora lunga!"

La Società Impianti di Bormio si è impegnata come mai a fronteggiare la scarsità di neve. "Abbiamo avuto a disposizione anche un elicottero per poter intervenire sui cannoni in modo rapido ed efficace".
Canclini può tirare un bel respiro di sollievo: "il mio compito è produrre la neve e questo faccio e continuo a fare – sorride l'ingegnere di BormioSki – ma sto già pensando al 2012. Possiamo fare ancora meglio e qualche idea ce l'ho già!"

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nella foto Helmuth Schmalzl sulla pista Stelvio – di Marco Andreola

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