A poco meno di due mesi dalla Valmalenco-Valposchiavo, super classica di inizio stagione, alla segreteria del Comitato Organizzatore già arrivano le prime conferme importanti. Tra queste degna di nota è la conferma di Stephanie Jimenez. La forte skyrunner andorrana, già accreditata per la prima di Coppa del Mondo a Zegama, ha tra i suoi obiettivi primaverili anche la kermesse italo svizzera. L’abbiamo incontrata e intervistata per farvi conoscere meglio una delle atlete più graziose e forti del panorama internazionale.
Lo scorso anno ti sei dedicata interamente allo skyrunning chiudendo sul podio di Coppa del Mondo. Quali sono i tuoi obiettivi per l'estate 2010?
«Malgrado i buoni risultati raggiunti sono rimasta molto delusa dalla finale di coppa del mondo. Il sistema a punti mi ha infatti relegato in terza posizione invece della seconda che avrei meritato. A questo punto sarà molto difficile motivarmi a partecipare al circuito 2010. Ciò nonostante, penso di essermi allenata bene…Vedremo.»
Donne e skyrunning, ogni anno il livello si alza. A dirlo sono i tempi. Chi è l'atleta più forte e chi quella che segnerà il futuro della disciplina?
«Ogni anno aumenta il livello sia fra gli uomini che fra le donne. Attualmente sono le atlete tra i 35 e i 40 anni che dominano in questa disciplina grazie alla loro maturità e esperienza. Non è possibile menzionare una singola skyrunner, sono tante le forti a seconda della gara. La Brizio è di sicuro l’atleta da battere, mentre la Miro si distingue fra le giovani. Questa disciplina si sta evolvendo in tutti gli stati e vedremo presto altri nomi in testa alle classifiche. In Spagna per esempio sono tante le atlete che dallo scorso anno si sono affacciate allo skyrunning».
Come ti sei avvicinata a questo sport e quali sono le tue gare preferite?
«Ho iniziato a correre in montagna nel 2001. Amo tante corse per il loro ambiente, organizzazione e paesaggio. Dovessi citarne alcune… Direi Zegama, Andorra, Premana, Dolomites SkyRace e Valmalenco-Valposchiavo»
Quanti giorni ti alleni a settimana e come ti prepari durante l'inverno?
«Mi alleno ogni giorno della settimana. Durante i mesi invernali mi tenevo in forma con le ciaspole e con lo skialp. Da quando mi sono trasferita in Italia ho però puntato maggiormente sul fondo».
Ora che ti sei sposata e sei venuta a vivere in Italia continuerai a correre per la tua nazione o ti vedremo vestire i colori azzurri?
«Sin ora ho sempre corso per Andorra e Team Spain Salomon Santiveri. Pur essendo francese, l’Andorra é il paese dove ho vissuto 11 anni e dove sono stata scoperta e accolta come atleta. Negl’ultimi 5 anni ho sempre rappresentato Andorra nelle gare di skyrunning anche senza passaporto. Malgrado il mio matrimonio con un italiano e il mio domicilio in Italia non potrò rappresentare l’Italia (occorrono 2 anni prima di ricevere la nazionalità). Peccato, avrei ben volentieri indossato la divisa azzurra nella prossima stagione agonistica. Dovrò quindi correre con il passaporto d’origine (Francia) tenendo lo sponsor e la mia squadra Salomon Santiveri Spain».
Sappiamo che tra i tuoi appuntamenti d’inizio stagione vi è la Valmalenco-Valposchiavo. Cosa ti piace di questa gara?
«Questa gara ha caratteristiche ideali per il mio tipo di corsa. Il percorso mi piace e pure il fatto di partire in Italia e arrivare in Svizzera ha un fascino tutto suo. Apprezzo l’organizzazione, come vengono trattati gli atleti e l’alto livello dei partecipanti».
La kermesse italo svizzera ha un tracciato molto veloce, che in un certo senso è indicato alle tue qualità. Come va impostata una gara simile?
«Devo ammettere che per chi segue il circuito mondiale risulta difficile prepararsi specificamente per una singola gara. Lavoro generalmente tutto l’anno su questo tipo di terreno; preparandomi per le maratone resisto facilmente in corse più corte. La Valmalenco-Valposchiavo, essendo a inizio stagione e subito dopo la maratona di Zegama, mi permette di arrivare preparata. Come al solito la affronterò con fiducia e piena di energia».