Una delle più belle gare a livello nazionale. Così, in poche parole, si potrebbe presentare la Ski Race Alta Valtellina che, per l'edizione 2009, ha cambiato location, sempre all'interno del comprensorio sciistico Oga – San Colombano. 300 i concorrenti che hanno preso parte a questa prova unica di campionato italiano. Adriano Greco e il suo staff, per l'occasione, hanno disegnato 5 salite per i senior (dislivello positivo circa 1750m) e 4 per i giovani (dislivello positivo circa 1000m).
La cronaca di gara
Ore 9.30, mentre gli atleti della prova assoluta partivano in località Le Motte, affrontando un percorso ad anello che anticipava la prima salita, 350 m più in alto (località Forte di Oga) i giovani battagliavano sulla doppia traccia che li portava al cambio pelli fissato nell’area di San Colombano (al Crocifisso).
Tra i senior, il campione di casa Guido Giacomelli ha subito messo le cose in chiaro: si è portato al comando e, senza voltarsi, ha tirato dritto. Agli altri è quindi toccato battagliare per la seconda piazza. Stesso discorso per la gara in rosa, con una Roberta Pedranzini subito dirompente. Tra i giovani, pur salendo a ritmi proibitivi, Robert Antonioli non riusciva a scrollarsi di dosso il valdostano Filippo Righi.
Appena prima del secondo scollinamento, il divario stabilito da Giacomelli al maschile e Pedranzini al femminile era incolmabile. Alle loro spalle seguivano rispettivamente Manfred Reichegger – Denis Trento – Lorenzo Holzknecht e Francesca Martinelli – Laura Besseghini – Corinne Clos.
Tra gli junior Antonioli cominciava a Guadagnare su Righi, mentre un affaticato Michele Boscacci cercava invano di rientrare su fuggitivi. Nelle pari età femminili una convincente Martina Valmassoi ha invece prontamente staccato le locali Michela Majori – Maria Sertorelli. Passando alla prova cadetti, la sfida per la vittoria è subito parsa un discorso a due tra gli alfieri del Valtartano Samuele Vairetti – Cesare Fognini. Non così al femminile, con una lanciatissima e irraggiungibile Alessandra Cazzanelli.
La discesa più tecnica, quella più temuta, ha parzialmente rimescolato le carte in tavola solo al maschile. Mentre Giacomelli volava verso il traguardo delle Motte, Denis Trento e Lorenzo Holzknecht hanno osato non poco per raggiungere e passare Manfred Reichegger. Il podio Finale ha quindi visto Giacomelli sul gradino più alto in 1h36’10”, Denis Trento 2° in 1h38’38”; Lorenzo Holzknecht 3° in 1h38’47”. Nella graduatoria femminile Roberta Pedranzini ha invece trionfato in 1h54’46”. Alle sue spalle argento per una rimontante Francesca Martinelli – 2h01’57” – e bronzo di Laura Besseghini – 2h13’22” -.
Interviste
L’organizzatore Luca Salini: “Sapevo di avere validi collaboratori, ma sinceramente non avrei mai pensato potesse andare tutto così bene. Sono stati dei grandi!!! La logistica è risultata azzeccata. Abbiamo avuto moltissimi atleti e un pubblico numeroso. Il tracciato? La molta neve in quota e il forte vento dei giorni scorsi non ci ha certo dato una mano. Si è cambiato più volte itinerario prima della scelta finale di non salire troppo in alto. Pur privilegiando la sicurezza dei concorrenti a discapito della spettacolarità, abbiamo proposto un percorso tecnico con delle discese mozzafiato. Non è retorica; voglio ringraziare con il cuore Adriano Greco e i circa 90 volontari che hanno lavorato senza risparmio per il buon esito della manifestazione”.
– Gli Atleti:
Guido Giacomelli: “Non pensavo di andare così bene. Ero reduce da una settimana dove alcuni problemi di salute mi avevano impedito di allenarmi come avrei voluto e anche le sensazioni non erano delle migliori. Invece appena partito ho subito visto che gli altri si staccavano. Ho quindi continuato con il mio passo senza prendermi troppi rischi in discesa”.
Roberta Pedranzini: “Dedico questo successo alla mia nipotina. Oggi stavo davvero bene; mi sembrava di essere lo scorso anno a Valerette. La gara era tecnica, soprattutto in discesa. Sono arrivata alla fine con i quadricipiti in fiamme. Ora ci sono gli europei, di sicuro li affronterò con il preciso intento di fare bene”.
Francesca Martinelli: “Sulla prima salita mi sono staccata. Non stavo bene e non riuscivo assolutamente a tenere il passo di Roberta. Ho quasi pensato di ritirarmi, ma ho poi stretto i denti. Con il passare dei minuti mi sono ripresa e ho chiuso in recupero”.
Denis Trento: “Sono molto contento. Erano alcune gare che me ne tornavo a casa con delle sonore legnate e oggi mi sono riscattato. Guido ha fatto “Guido” e a noi è toccato correre per il secondo posto. In discesa ho calato a tutta e mi è andata bene”.
Lorenzo Holzknecht: “E’ stata dura, ma è andata bene. Ci terrei a fare i complimenti ad Adriano Greco e al suo staff. Organizzare una gara simile con tutta la neve caduta nelle ultime settimane non era facile. Invece ci hanno regalato un percorso davvero tecnico.. Bravi”.
Robert Antonioli: “Righi mi ha davvero impressionato. Sulla prima salita e pure sulla seconda non riuscivo a staccarlo; eh sì che non stavo certo andando piano. Dovesse continuare così io e Boscacci dovremo seriamente guardarci da lui”.
Samuele Vairetti: “Dopo il titolo staffetta questo individuale è ancora più gradito. Sono davvero soddisfatto”.