E’ tempo. Manca una manciata di giorni alla partenza della spedizione diretta sulla Shisha Pangma per celebrare il 150° anniversario della prima ascesa alla punta Dufour del Monte Rosa. La spedizione è pronta: lasciate alle spalle le presentazioni, le conferenze, le celebrazioni, ora viene il tempo dell’azione, l’atto finale. Luca Succi (capo spedizione) e compagni sono pronti. E consapevoli del fatto che questa non sarà una passeggiata. Lo Shisha Pangma (8027 metri) è infatti considerato – per le sue caratteristiche – uno degli Ottomila più ambiti da molte spedizioni alpinistiche; offre un avvicinamento relativamente breve, con una salita intrisa di difficoltà tecniche accompagnate da pericoli oggettivi costituiti soprattutto da valanghe.
Il gruppo seguirà l’iter di avvicinamento come per gli altri Ottomila tibetani, avvalendosi dell’uso di mezzi motorizzati per il raggiungimento del Campo Base, posto a 4900 metri. Il campo base vero e proprio della spedizione sarà però il Campo Base Avanzato, mille metri più in alto: due giorni di marcia a piedi. La via scelta dalla spedizione per l’ascesa è quella sul versante Nord dello Shisha Pangma.
Assieme a Luca Succi ci saranno: Cristina Piolini; Fabio Iacchini; Marco Confortola; Claudio Mandrini; Mario Morelli; Silvio Mondinelli; Mario Panzeri; Riccardo Beltramo; Serafino Ripamonti e Giancarlo Parazzoli. Tutti pronti per il saluto ufficiale prima della partenza, lunedì 5 settembre 2005 alle 14,30 presso Villa San Remigio a Verbania. Poi all’aeroporto di Malpensa, dove inizierà il primo avvicinamento all’Ottomila. Poi non resterà che seguire l’iter della spedizione, con aggiornamenti quotidiani proprio qui, sulle pagine di DiscoveryAlps, media partner dell’evento.
Due gli aspetti davvero importanti della spedizione: quello umanitario, costituito dalla raccolta fondi durante e per mezzo degli eventi collaterali alla spedizione, per finanziare le scuole dell’area dello Shisha Pangma costruite e gestite da Ecohimal Italia (www.ecohimal.it ) ed il completamento del Presidio Ospedaliero di Malekhu, in Nepal
Poi l’aspetto ambientale e scientifico, che vede particolarmente coinvolto il professor Beltramo, componente della spedizione. L’impresa è infatti in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino e avrà il compito di testare per la prima volta in assoluto il Protocollo di Applicazione dei Criteri di Ecocompatibilità per Spedizioni Alpinistiche
sviluppato dal prof. Riccardo Beltramo durante il progetto K2 2004 – 50 anni dopo.
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