La lezione di un anno fa Marco Cattaneo alla Sgambeda l’ha imparata alla perfezione, quando ad un chilometro dall’arrivo lo svedese Jenny Ahrling (oggi assente dopo due successi consecutivi) e il norvegese Anders Aukland (solo 13esimo nella gara odierna) allungarono lasciando al fondista varesino la consolazione del terzo posto. E così, memore di quella delusione, Marco Cattaneo ha impostato la propria gara con l’obiettivo di entrare per primo nello stadio del fondo di Livigno, con l’ulteriore vantaggio di scegliere la traiettoria migliore. Braccia levate al cielo e un urlo liberatorio: “Si è vero, quando ho tagliato il traguardo ho scaricato la tensione gridando con tutte le energie che avevo” ha commentato Marco Cattaneo “perché ero molto teso: tutti mi davano favorito, ma io, anche facendo finta di niente, sapevo di essere in forma”.
Sulle code del fondista di Caronno Pertusella, leader incontrastato della Nazionale di Lunghe Distanze, un altro italiano, il bergamasco Fabio Santus, che lasciata Davos dove ieri si è misurato nella Coppa del Mondo, è giunto a Livigno nella notte: “Oggi mi sono proprio divertito” ha commentato il Carabiniere “perché le granfondo sono gare coinvolgenti sia per noi che per il pubblico”. A completare il podio tutto italiano Tullio Grandelis che nel 2005 vinse ex aequo con Biagio di Santo e che oggi, nello sprint al fotofinish per l’ultimo posto disponibile sul podio, ha respinto l’attacco dello svizzero Philip Rubin.
Con il tris azzurro sono state azzerate le velleità di un folto plotone di fondisti stranieri giunti nel Piccolo Tibet per cercare gloria nell’albo d’oro della Sgambeda: lo svedese Anders Soedergren quinto classificato, gli estoni Jaak Mae e Andrus Veerpalu rispettivamente settimo e tredicesimo, e ottavo il tedesco Renè Sommerfeldt. Hanno deluso i fratelli norvegesi Aukland: Anders solo tredicesimo e Jorgen, in difficoltà già nel primo giro di lancio, diciannovesimo. Soddisfazione invece in Casa Italia: “Abbiamo piazzato i quattro atleti della nostra nazionale nei primi dieci” ha commentato il coach Giuseppe Smaniotto, con i due bergamaschi Bruno Carrara sesto e Sergio Bonaldi al decimo posto.
Svetta il tricolore anche nella gara femminile che ha richiamato a Livigno alcune atlete di Coppa del Mondo tra cui le italiane Sabina Valbusa e Antonella Confortola che nel primo dei due giri di circa 20 chilometri hanno dettato subito la legge delle più forti, ma è stata nella seconda parte di gara che Sabina Valbusa ha costruito il suo successo, lasciando all’estone Tatjana Mannimaa il compito di tirare il gruppo, sprecando così quelle energie che le sarebbero servite nello sprint finale chiuso al terzo posto. Sabina Valbusa, così come Marco Cattaneo, entra per prima negli ultimi cento metri e per la svedese Sandra Hansson, vincitrice dell’ultima Vasaloppet, non c’è stato niente da fare. “Bellissima gara” commenta la fondista di Bosco Chiesanuova “ma le granfondo restano solo un’occasione per integrare gare nel mio programma di allenamento che arriverà fondo a Vancourver”. A chi le chiede se dopo i Giochi Olimpici vorrà tentare l’avventura della nazionale delle lunghe distanze, Sabina non ha dubbi: “Dopo le Olimpiadi mi piacerebbe fare una famiglia, no?”. Ai piedi del podio una generosa Antonella Confortola.
Nella gara “light” di 20 chilometri successo dell’enfant du pais Morris Galli sul rossocrociato Gian Duri Melcher e terzo lo specialista del winter triathlon, Daniel Antonioli; mentre tra le donne Veronica Cavallar (il marito Bruno Carrara sesto assoluto nella prova marathon) ha vinto con grande distacco su Marica Zamboni e Alexandra Hasler del Liechtenstein.
Passa in archivio la Sgambeda numero 19, un’edizione che verrà ricordata per la straordinaria quantità di neve scesa sul Piccolo Tibet e che, grazie ai 1100 iscritti, ha trasformato una granfondo in una grande festa dello sci nordico internazionale (bel 26 le nazioni rappresentate).
Le classifiche
19° La Sgambeda (40 chilometri – Tecnica libera)
Classifica uomini
1. Marco Cattaneo Ita 1:34’47”2
2. Fabio Santus Ita 1:34’47”3
3. Tullio Grandelis Ita 1:34’49,6
4. Philip Rubin Svi 1:34’49,7
5. Anders Sodergren Swe 1:34’50,0
6. Bruno Carrara Ita 1:34’50,4
7. Jaak Mae Est 1:34’50,6
8. Renè Sommerfeldt Ger 1:34’52’0
9. Kokk Kaspar Est 1:34’53,9
10 Sergio Bonaldi Ita 1:34’56”0
Classifica donne
1. Sabina Valbusa Ita 1:47’52”5
2. Jenny Hansson Swe 1:47’53”2
3. Tatjana Mannimaa Est 1:47’54”8
4. Antonella Confortola Ita 1:47’55”5
5. Natalia Zernova Rus 1:49’46’7
6. Natascia Leonardi Cortesi Svi 1:53’09’6
7. Jannike Ostby Nor 1:55’18”4
8. Susanna Nevala 1:58’58”3
9. Katrina Groendahl Fin 1:59’27”2
10. Sandra Wagenfur Svi 2:01’50”2