A nord del Lago Maggiore, nella porzione di territorio che comprende una parte dell'Alto Verbano, dell'Ossola, della Val Vigezzo e delle montagne ubicate lungo il confine italo-elvetico, si trova uno scrigno della natura. Stiamo parlando del Parco Nazionale Val Grande, ovvero la più estesa area selvaggia delle Alpi che abbraccia una superficie di circa 15.000 ettari, prevalentemente montuosi.
Si legge nel sito web del Parco: “Con il termine wilderness il pensiero si volge generalmente a spazi sconfinati, luoghi selvaggi e incontaminati dalla presenza dell'uomo. Ma la Val Grande non è solo questo. Qui le tracce della presenza umana sono ben evidenti: mulattiere, alpeggi, terrazzamenti, vestigia di teleferiche, testimoniano come l'uomo nei secoli passati abbia intensamente frequentato la valle. Wilderness in Val Grande si identifica con un luogo ormai abbandonato, senza strade, senza insediamenti permanenti e neppure stagionali, dove la natura sta lentamente recuperando i suoi spazi. In questa valle, wilderness significa armonia, equilibri naturali e silenzi incontrastati".
L'area naturale protetta della Val Grande è stata istituita il 2 marzo 1992 dal Ministero dell'Ambiente, comprendendo i comuni di Beura Cardezza, Caprezzo, Cossogno, Cursolo Orasso, Intragna, Malesco, Miazzina, Premosello Chiovenda, San Bernardino Verbano, Santa Maria Maggiore, Trontano. Nel 1995 si aggiunsero anche i comuni di Premosello Chiovenda, Aurano e Vogogna.
E' possibile visitare il parco camminando lungo una fitta rete di sentieri, accompagnati dalla Guide ufficiali del parco. Per i pernottamenti sono disponibili strutture ricettive nelle diverse località, oltre a rifugi e bivacchi in quota. Aperti anche alcuni centri visita e musei, con laboratori didattici per scuole e bambini.