Alla coppia Pedrini-Lanfranchi è stata sufficiente 1 ora e 40 minuti e 52 secondi per coprire l’intero percorso della prima edizione della Pila race in the sky. I due atleti appartenenti allo sci club Alta valtellina sono i componenti della prima squadra che ha tagliato il traguardo della gara di scialpinismo in notturna svoltasi questa notte sulle piste di Pila. La prima coppia femminile all'arrivo era composta da Pellissier Gloriana e Clos Corinne, che hanno completato il percorso in 2 ore 5 minuti e 31 secondi.
Al nastro di partenza 96 squadre, composte da due elementi ciascuna, provenienti da tutt’Italia e anche da Francia e Svizzera, di cui 8 coppie al femminile.
Non potevano esserci condizioni meteorologiche migliori per la prima edizione della Pila Race in the sky. I giorni precedenti la gara il sole caldo ha consolidato i pendii, la neve dura ha permesso, sia in discesa che in salita, la massima resa agli atleti. Mentre la cresta del Couis, lo spartiacque tra il solco centrale della Vallée e la val di Cogne, che rappresentava il tratto alpinistico della gara, attrezzato con corde fisse, percorribile in totale sicurezza con gli scarponi da scialpinismo. Il cielo terso ha garantito l’ottima visibilità e il percorso illuminato da fiaccole è stato facilmente individuabile anche dal fondo valle.
A seguire lo svolgimento della gara un folto pubblico di appassionati e sportivi che hanno incitato i loro beniamini con grande entusiasmo.
La complessa organizzazione è stata gestita con grande professionalità da parte dello Sci Club Drink, affiancato dagli ideatori della manifestazione: Christian Fiou e Alessandro Crudo e dai 50 volontari che si sono adoperati con generosa disponibilità lungo tutto il percorso per garantire la sicurezza degli atleti.
Il successo riscosso nel mondo sportivo dalla Pila Race in the sky premia lo sforzo degli organizzatori e l’entusiasmo degli appassionati di sci alpinismo che si sono dati appuntamento per la seconda edizione al 14 febbraio 2009.
La buona riuscita della manifestazione è la prova che lo sci alpinismo competitivo è coinvolgente e può fare spettacolo grazie alle splendide coreografie che la montagna offre nella sua selvaggia bellezza.