Un’ascensione vertiginosa quella del Salto Angel, con i suoi 979 metri di dislivello immersi nella giungla amazzonica.
«Sopra le nostre teste si erge la terribile muraglia, così strapiombante che siamo obbligati a torcerci il collo per vedere, lassù in alto, le torrette arancioni della cima. I primi trecento metri gocciolanti di acqua non attirano molto, ma sembrano semplicemente verticali. Più in alto, formata da due enormi zone lisce di roccia compatta, una linea diagonale di diedri sospesi, intersecata da tetti, lascia presagire passaggi estremi. Eppure è l’unica zona debole di questa mostruosa parete. […] Il grande alpinista italiano Walter Bonatti, che si è avvicinato alla base nel 1975, non riuscì nemmeno a immaginarne l’ascensione. Ma era un’altra epoca.»
Nessun dramma oscura questo racconto, tutto pervaso di delicatezza, emozione e umorismo. Lo stile di Stéphanie Bodet diventa più incisivo quando si tratta di evocare le tensioni e i pericoli che minacciano il piccolo gruppo di scalatori.
Stéphanie Bodet è nata nel 1976 a Gap, nel dipartimento delle Hautes-Alpes. Forse nascere sotto Céüse, una delle falesie più belle del pianeta, doveva essere interpretato fin da subito come un segno premonitore per quella che sarebbe diventata una delle più forti arrampicatrici del mondo.
InfoLibro
Salto Angel
di Stéphanie Bodet
edizioni Versante Sud
pagine 112 + XVI
prezzo di copertina € 15,00