Una pubblica sottoscrizione per i lavori di restauro della storica Capanna Quintino Sella ai Rochers del Monte Bianco. A lanciarla è Il Club 4000, sottosezione del Cai di Torino, affidataria della struttura. Il rifugio incustodito, di proprietà del Cai di Torino, fu costruito nel 1885, anno successivo alla morte di Quintino Sella, sul percorso di quella che dal 1872 al 1890 era stata l’unica via normale italiana (dal cosiddetto Sperone della Tournette), a quota 3.363 m, a Sud-Ovest dei Rochers.
Dei quattro rifugi dedicati a Quintino Sella (gli altri tre sono rispettivamente al Felik sul Monte Rosa, accanto al Lago Grande del Monviso e sulle Dolomiti di Brenta), quello del Monte Bianco è il meno noto e frequentato, ma è importante storicamente, essendo tra i primi rifugi in costruiti sul versante italiano del Monte Bianco. L’ossatura della capanna fu prefabbricata a valle in falegnameria, trasportata a spalla, montata e infine rivestita di muratura in pietrame a secco, preso sul posto. È suddiviso in tre ambienti uguali e dispone di quindici posti letto totali. Le sue pareti recano storiche iscrizioni a matita dei frequentatori, soprattutto guide di Courmayeur con i loro clienti. Dopo la scoperta del più facile itinerario alla vetta del Monte Bianco per la via del Dôme, servita dal rifugio Gonella fin dal 1891, la capanna Quintino Sella cadde rapidamente in disuso. Benché nel tempo abbia subito pochi interventi di manutenzione, si è preservata nell’aspetto originario fino ad oggi, ma necessita di lavori perché possa continuare a esistere e a testimoniare un pezzo di storia dell’alpinismo.
Grazie ai contributi stanziati dalla Regione autonoma Valle d’Aosta, dalla Banca Sella e dal Club4000 (affidatario della struttura in qualità di sottosezione del Cai Torino), sono stati raggiunti i due terzi degli oltre 200mila euro stimati per i lavori. Il progetto dello studio torinese Alprogetti prevede alcune operazioni di recupero della struttura, in particolare lo smontaggio e il successivo rimontaggio del paramento esterno in pietra, per permettere l’inserimento di strati isolanti e di sistemi protettivi della carpenteria lignea interna, che sarà pulita con agenti non abrasivi. Anche il pavimento sarà ristrutturato recuperando le assi originali. Il preventivo di spesa comprende anche la dotazione di estintori, illuminazione e cartellonistica, nonché il miglioramento della sicurezza del percorso d’accesso al rifugio, resosi necessario per le mutate condizioni del sottostante ghiacciaio e del canalone roccioso.
Per completare la raccolta dei fondi necessari per la ristrutturazione del rifugio il Club 4000 fa appello a sponsor e partner (come l’associazione culturale Cantieri d’alta quota, già resasi disponibile), e a singoli benefattori che possono contribuire mediante bonifico sul cc. 000103565012 intestato a “CAI TORINO CLUB 4000”, Iban IT91B0200801137000103565012, UniCredit Banca ag. 37, specificando come causale “Contributo Capanna Sella”.

Per informazioni: www.club4000.it
Foto tratta da Gulliver.it