Il rifugio Torino al Colle del Gigante, struttura di proprietà delle sezioni di Torino e di Aosta del Club Alpino Italiano, è stato inaugurata nella sua nuova veste lunedì 30 maggio ed è pronta ad accogliere alpinisti e visitatori. È collegato alla stazione di arrivo di Punta Helbronner della funivia Skyway del Monte Bianco da un ascensore e da un tunnel. D’estate si può utilizzare anche un panoramico sentiero esterno, detto “sentiero dei Giganti†per la vista su tutti i quattromila valdostani, risistemato nel 2012.
All’esterno non si notano variazioni di rilievo, ma all’interno i locali sono stati resi accoglienti grazie alla nuova suddivisione in aree reception, bar e ristorante, con pareti e soffitto ricoperti di legno grezzo, dal colore caldo. Tra i particolari, il bancone del bar porta la firma del falegname di La Salle Claudio Trento, padre del campione di scialpinismo Denis. I posti letto sono suddivisi in spaziose camere a quattro letti e in camerate all’ultimo piano, tutti i bagni sono stati rifatti e la struttura offre anche una suite per famiglia, arredata con gusto. Sono previsti gli accessi ai diversamente abili e una camera e un locale igienico, a loro dedicato. Anche la cucina è stata rinnovata e una grande terrazza esterna permette, con il bel tempo, di raddoppiare i coperti della sala ristorante.
I lavori principali hanno riguardato l’impiantistica e la sicurezza, con il rinnovo e la messa a norma degli impianti elettrici, dello scarico dei fumi, delle acque reflue, e del sistema antincendio, utilizzando tecnologie all’avanguardia che rendono il rifugio tra i più moderni in alta quota. Il costo dei lavori di ristrutturazione ammonta a circa un milione di euro, quasi interamente coperti da un finanziamento di Finaosta, la Finanziaria regionale della Valle d’Aosta, somma che la sezione del Cai di Torino si è impegnata a restituire in vent’anni, contando soprattutto sulle entrate ricavate dall’affitto della struttura.
L’inaugurazione di lunedì 30 maggio ricade nel primo anniversario dell’entrata in funzione della nuova funivia Skyway e, come ha ricordato Fabio dal Dosso, presidente della sezione di Aosta del Cai, è stata la ciliegina sulla torta dei festeggiamenti per i 150anni della sezione di Aosta, fondata nel 1866.
Il presidente del Cai di Torino, Roberto Ferrero, ha elogiato lo spirito di collaborazione tra tecnici, operatori e operai, tutti entusiasti del contributo prestato ad un’opera che unisce tecnologie aggiornate al legno e alla pietra.
L’inaugurazione del rifugio è stata anche la prima uscita ufficiale per il neoeletto presidente generale del Cai Vincenzo Torti. «Conosco molto bene queste montagne – ha affermato – e ho avuto la fortuna di averle frequentate. I soci delle sezioni di Aosta e Torino si sono rimboccati le maniche e insieme hanno realizzato questa struttura, frutto del volontariato del Cai». L’assessore al turismo della Valle d’Aosta Aurelio Marguerettaz ha sottolineato come i progetti di Skyway e della ristrutturazione del rifugio Torino fossero cresciuti insieme e ha reso merito ai gestori, la famiglia Chanoine, per l’interpretazione straordinaria di quella che può essere l’accoglienza in rifugio. Don Mathieu Ntahizaniye, parroco di Entrèves, con don Ivano Reboulaz, direttore della rivista del Cai Valle d’Aosta, Montagnes Valdotaines, ha benedetto la struttura.
Il rifugio dal 2013 è affidato alla gestione della guida alpina e maestro di sci di Courmayeur Armando Chanoine, della moglie Elena e dei cinque figli, dei quali due sono già maestri di sci.
Inaugurato nel 1952, il rifugio “Torino nuovo†è situato sul contrafforte roccioso meridionale della Punta Helbronner, in posizione dominante sul Colle del Gigante. Nel 1952 era uno dei più grandi e moderni rifugi delle Alpi e andava incontro alle richieste del crescente numero di alpinisti che frequentavano la zona. A circa sessanta anni di distanza si è resa necessaria la ristrutturazione adesso ultimata. Cinquantatré metri più in basso, su una spalla dello stesso contrafforte, un po’ più in basso del Colle, si trova il vecchio rifugio, inaugurato nel 1900, costruito nelle vicinanze di una prima capanna risalente al 1875 e attualmente chiuso, anche se lo scorso anno ha ospitato le maestranze che hanno prestato la loro opera nei lavori di ristrutturazione del “Torino nuovoâ€.