Giovedì scorso 6 febbraio una valanga ha stroncato la vita di Simona Hosquet, guida alpina dell’Unione valdostana guide di alta montagna, la prima donna a diventare nel 2008 istruttrice militare di sci e alpinismo. Di lei avevamo già parlato nel 2011, quando si era portata a casa la prima femminile della via Bonatti sulla Nord del Cervino, in cordata con l’accademico del Cai Sergio De Leo e la guida di Chamonix Nicolas Estubier.
Ex azzurra di fondo, per due anni della squadra nazionale juniores, proprio durante le gare aveva ricevuto offerte da vari corpi militari per far parte delle sezioni agonistiche e alla fine nel 2002 aveva optato per l’Esercito, anche per l’opportunità di rimanere in Valle d’Aosta, al Centro Sportivo Esercito di Courmayeur. Lì si era innamorata della montagna e aveva lasciato da parte le competizioni di sci, continuando con i corsi, fino a raggiungere la qualifica di istruttore militare di sci e alpinismo. Era risultata prima assoluta nel primo corso e seconda nel terzo livello, era passata di grado, diventando primo caporal maggiore, ed era poi passata al servizio permanente. «L’Esercito mi ha offerto l’opportunità di realizzare certe mie aspirazioni. Il gruppo del Centro Sportivo è molto affiatato, ho sempre ricevuto incoraggiamenti da parte di superiori e istruttori e non ultimo il sostegno economico», aveva dichiarato in un’intervista nel 2008, dopo che a Corvara era stata investita della qualifica di istruttore militare di sci e alpinismo.
Ammessa ai corsi dell’Uvgam nel 2009, si era diplomata guida alpina al 36esimo corso e aveva ricevuto l’attestato lo scorso 2 dicembre 2013 nel corso dell’ultima assemblea dell’Uvgam, diventando la prima e unica donna a far parte della storica Società delle guide del Cervino (FOTO). Nel gennaio del 2011 aveva raggiunto la vetta dell’Aconcagua con la spedizione militare della sezione scialpinistica del Centro Sportivo Esercito.
Giovedì scorso mentre stava facendo eliski con dei clienti, è stata travolta da una valanga di enormi dimensioni staccatasi dal monte Roisetta, sopra Cheneil, nella Valtournenche, a due passi da Antey-Saint-André dove era nata. La massa nevosa l’ha travolta causandole lesioni mortali. Unanime il cordoglio di tutta la Valle e del mondo alpinistico. I funerali si svolgeranno domenica 9 febbraio.