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Reinhold Messner sarà anche quest'anno il regista di una serata evento del Trento Film Festival, venerdì 2 maggio all'Auditorium S. Chiara. Insieme ad un parterre eccezionale di protagoniste, Messner ripercorrerà la storia dell'alpinismo dal punto di vista delle donne.

Dalle prime signore che in abiti lunghi e alpenstock hanno sfidato le alte quote del Monte Bianco, come la cameriera di Chamonix Marie Paradis e la nobildonna Henriette d'Angeville, ad alcune celebri teste incoronate con la passione per la montagna come l’Imperatrice d’Austria e Ungheria “Sissi”, Margherita e Maria Josè di Savoia, la regina del Belgio Astrid. Nelle Dolomiti invece i primi decenni del 1900 registrano le scalate di Beatrice Thomasson in Marmolada, Mina Preuss sul Campanile basso, le campagne di May Norman Neruda insieme al marito Ludwig Norman Neruda. E poi su difficoltà sempre più alte Mary Varale, Nini Pietrasanta, Paula Wiesinger, Micheline Morin, Loulou Bulaz e Claude Kogan – ospiti di numerose edizioni del Trento Film Festival negli anni '50 – fino alle alpiniste che hanno ripetuto in libera, in solitaria, in inverno le grandi vie delle Alpi o hanno sfidato per prime gli ottomila.

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Grimpez, les Femmes! è il titolo di questa serata e tra le protagoniste:

  • Junko Tabei, la giapponese prima donna sull'Everest;
  • Oh Eun Sun, la coreana prima donna a salire tutti i 14 ottomila;
  • Luisa Jovane e Vitty Frismon per due generazioni di alpiniste che hanno scalato le più belle pareti delle Dolomiti e nel caso di Luisa Jovane tra le prima ad abbracciare la dimensione sportiva e agonistica dell’arrampicata; 
  • la svizzera Marianne Chapuisat, prima alpinista su un ottomila in inverno;
  • l'ucraina Maryna Kopteva che insieme ad Anna Yasinskaya e alla russa Galina Chibitok nel 2012 ha aperto in 38 giorni una nuova via sulla parete nord ovest della Grande Torre di Trango in Pakistan, salita che le è valso il Karl Unterkircher Award 2012;
  • Angelika Rainer che passa tranquillamente da arrampicate estreme su roccia alle competizioni sulle pareti di ghiaccio (ice climbing) specialità nella quale si è laureata campionessa mondiale.

Un altro grande alpinista, ospite di questa serata, Krzystof Wielicky; a lui compito di ricordare, dialogando con la giornalista Virna Pierobon, un'altra “signora” degli ottomila, la polacca Wanda Rutkiewicz.    

Foto: Antonia Zenna, IMS walk 2010

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