Il 23 gennaio di centoquaranta anni fa, il Consiglio della Confederazione Svizzera sostituì l’antico nome della cima più alta del Monte Rosa (4633 mt.,) il “Gornerhorn”, in Dufourspitze (Punta Dufour). Lo fece per onorare il generale, ingegnere e topografo svizzero Guillaume-Henri Dufour. Tale cambiamento provocò però non poche proteste da parte dei Vallesani, in particolare quelli di Zermatt, fedeli alle antiche usanze e che da sempre chiamavano con quel nome anche il ghiacciaio e il lago adiacenti. I macugnaghesi, sul versante italiano, faticarono non poco ad accettare il nuovo nome, abituati com’erano a chiamarlo nella loro antica lingua walser.
Anche il nome di Monte Rosa, attribuito all’intero gruppo, ha avuto un’esegesi alquanto laboriosa: anticamente era noto come Monte Boso, secondo la testimonianza del primo scrittore che ce ne diede notizia per averlo direttamente visto, l'umanista Flavio Biondo da Forlì. Julius Studer nell’’800 invece affermava che ”tale nome non pareva certo derivare da una somiglianza con una bianca rosa”, ma, diceva:” deriverà allora dal colore giallo-rosso delle rocce di serpentino o di micascisto che specialmente sul versante meridionale spiccano sorprendentemente sulle abbaglianti distese di neve. O forse dalla parola celtica ros, che significa stretto, punta o corno, e che ancora oggi si usa nelle parlate galliche e bretoni”.
Ma in queste ricostruzioni etimologiche occorre andare molto cauti, l’ultima versione ufficiale pare che attribuisca la sua derivazione da rouese o "rouja", la traduzione di ghiacciaio in patois – l’antico idioma parlato in Valle d'Aosta.