Assegnato il “Cardo d’oro” – dedicato alla memoria di Mario Rigoni Stern del 38° Premio Itas del Libro di Montagna. Dal duro lavoro di selezione della giuria è emerso il titolo “La montagna volante” dell'etnologo e filosofo austriaco Christoph Ransmayr.
Il volume, edito da Giangiacomo Feltrinelli, è una straordinaria rappresentazione epica e lirica dei significati della montagna attraverso la videnda di due fratelli che scalano una vetta leggendaria: il Phur-Ri più alta dell’Everest. Un racconto che contiene i temi essenziali della vita umana: l’amore, la morte, il coraggio, l’avventura, il rapporto fra natura e cultura e quello tra realtà e favola.
I Premi assegnati:
“Cardo d’argento” (per la saggistica) a “La Val Rosandra e l’ambiente circostante” di Dario GASPARO – Lint Editoriale – Trieste.
“Cardo d’argento” (per opere che rivelino interesse nell’ambiente montano) a “La nuova guida del Catinaccio” di Antonio BERNARD – Edizioni Mediterranee Roma.
I libri segnalati:
1 – “La via della montagna” di Goretta TRAVERSO – Priuli & Verlucca Editori – Scarmagno (TO).
2 – “Memoria d’autunno” di Hervè GAYMARD – Casa Editrice LIAISON – Courmayer.
3 – “Merano – breve storia della città sul confine” di Paolo VALENTE – Edizioni RAETIA – Bolzano.
4 – “Ex sudore populi – Appunti politici dalle Alte Terre del Piemonte” – Edizioni AGAMI – Madonna dell’Olmo (Cuneo).
La cerimonia di premiazione si svolgerà martedì 28 aprile al Castello del Buonconsiglio di Trento, con inizio alle ore 18.
Conosciamo meglio Christoph Ransmayr
Nato a Wels, Austria, nel 1954, ha studiato etnologia e filosofia a Vienna. Ha iniziato la sua vita letteraria come redattore editoriale scrivendo anche su varie riviste culturali. In seguito all’uscita del suo primo romanzo, Gli orrori dei ghiacci e delle tenebre (1984), Ransmayr fu chiamato da Hans Magnus Enzensberger a collaborare alla preparazione del libro Das Wasserzeichen der Poesie e fu proprio traducendo per quel libro un brano delle Metamorfosi che si appassionò alla figura di Ovidio. All’esilio del poeta, Ransmayr ha dedicato il suo romanzo più noto, Il mondo estremo, pubblicato da Feltrinelli in edizione riveduta nel 2003. Di Ransmayr, Feltrinelli ha inoltre edito Il morbo Kitahara (1997), che ha ottenuto il premio europeo per la letteratura “Aristeion 1996” e il premio Mondello.