Al nastro di partenza i lavori per il nuovo stabilimento termale di Premia, nell’Ossola. In questi giorni verrà consegnato il cantiere per la costruzione del secondo lotto, che affiancherà la piscina termale coperta già esistente e che dovrebbe permettere a Premia di divenire una nuova stella del firmamento Piemonte. Il sindaco della piccola località ossolana Martinetti non ha di certo nascosto soddisfazione: “Il centro termale è un’opera in cui abbiamo sempre creduto, un’opportunità di nuova occupazione per la nostra gente e di valorizzazione del nostro territorio, destinata a produrre effetti benefici non solo su scala locale ma in tutto il Verbano Cusio Ossola”.
L’importo complessivo dei lavori del secondo lotto è di 8.460.000 €, di cui 6.131.000 provenienti dalla Regione Piemonte con fondi del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e 2.279.000 € dal Comune di Premia. L’impianto sarà aperto tutto l’anno e offrirà trattamenti inalatori, fango terapia, balneoterapia e recupero traumatologico. Il tutto sarà completato presumibilmente entro primavera 2007.
Dell’acqua. Le prime ricerche idrominerarie in comune di Premia (620 abitanti a circa 800 metri d’altitudine nell’area del parco naturale Veglia-Devero) risalgono al 1993. Le prospezioni hanno rivelato che la sorgente di Longia, situata a 760 metri d’altitudine nel territorio comunale fra le località di San Rocco e Balmarice, sgorga da una profondità di 248 metri sotto terra con una temperatura costante di 42,5° e una portata media costante di 15 litri al secondo, pari a 54 metri cubi l’ora, prelevati con una pompa elettrica posta 12 metri sotto terra.
Le analisi batteriologiche, chimiche e fisiche condotte dalle Università di Torino e Novara hanno rivelato che la sorgente di Longia è batteriologicamente pura, ricca di sali minerali, con un residuo fisso a 1780° di 1,414 mg per ogni litro. Lo studio farmacologico redatto dall’Università di Pavia ha rivelato che l’acqua di Premia è indicata nelle terapie inalatorie per la cura delle vie aeree, in fangoterapia e in balneoterapia.