Testimonianza d'insegnamento delle maestre di Pomaretto
Insegnare il patouà a scuola è veramente importante perché la scuola è l'ambiente più idoneo per sensibilizzare, parlare la lingua e far in modo che sia parlata anche a scuola oltre che in famiglia e nel paese, perché usare la lingua anche nel contesto scuola aiuta a costruire un idea di lingua minoritaria come arricchimento culturale, piuttosto che limite di comunicazione. In alcune scuole della Val Germanasca abbiamo progettato attività didattiche dedicate alla scuola e gli insegnanti che parlano il patouà, la lingua che conoscono fin da bambini, possono insegnarlo durante la giornata scolastica e possono utilizzarlo anche per insegnare altre materie, per fare ricerche e anche durante le attività di mensa e di ricreazione.
L'insegnante lavora mezz'ora -1 ora la settimana dividendo i bambini in gruppi o con tutta la classe insieme. Per fare alcuni esempi, lo scorso anno con la mia classe ho lavorato su argomenti specifici come i nomi delle parti del corpo e abbiamo cercato anche tutte le azioni che si compiono con esso e su questi verbi abbiamo fatto riflessioni di grammatica. Abbiamo visto come si usano i tempi dei verbi ed i pronomi, abbiamo cercato delle letture, i bambini hanno scritto dei testi, abbiamo fatto dei disegni e un altro argomento ha riguardato la ricerca dei nomi degli animali domestici perché ai bambini interessavano. Abbiamo fatto delle schede con la descrizione di ogni animale e i disegni. E' importante fare questo con i bambini perché si abituano a leggere e scrivere in patouà. Noi scriviamo cercando di seguire la grafia delle "escolo dou po" e i bambini sono interessati a vedere come si scrivono certi suoni che non sono né italiani né francesi e possono fare dei confronti tra francese e italiano.
E' da molti anni che noi insegniamo il patouà a scuola e in tutti questi anni abbiamo preparato delle schede, delle letture, una specie di schedario che tutti gli insegnanti possono utilizzare in classe a diversi livelli di difficoltà e spesso si utilizzano delle storie scritte dai bambini per passarle alle altre classi. Tutti i lavori eseguiti dai bambini (giornalini, cartelloni, disegni ecc.) li raccogliamo e conserviamo e possono servire in occasione di mostre, di feste del paese o dei concorsi sul patouà. Per esempio diverse classi hanno partecipato in questi anni ai concorsi di Combo Scuro e abbiamo vinto qualche volta, dei libri o cd. Per noi è importante che ci siano gli sportelli linguistici perché abbiamo un buon rapporto con coloro che ci lavorano e ci aiutano nelle traduzione, nella realizzazione delle schede, controllano la grafia quando noi scriviamo qualcosa ed è un modo per utilizzare bene i finanziamenti della legge 482.
Con i soldi che abbiamo dai finanziamenti riusciamo organizzare spettacoli di musica, danza tradizionale e abbiamo anche organizzato dei laboratori con specialisti che vengono da fuori. E' importante mantenere anche queste tradizioni della musica e del ballo e raccontare le storie in patouà, oltre che inventarne di nuove.
Noi pensiamo che non sia possibile fare tutto nella scuola. Se ci si occupasse un po' dei bambini fuori dalla scuola, facendo attività specifica sarebbe molto importante per completare quello che facciamo nella scuola per fare in modo che i bambini ricomincino a parlare il patouà come la loro lingua e si potrebbero fare queste attività con la famiglia, perché a scuola non è possibile mentre fuori in laboratori appositi potrebbero lavorare insieme padre, madre e figli e nonni.
Il grosso problema di cui cominciamo a renderci conto e che verrà fuori tra qualche anno, è che molte maestre e maestri che insegnano il patouà adesso, tra un po' andranno in pensione e si pone il problema di chi potrà sostituire questi insegnanti, quindi sarebbe importante da parte degli sportelli linguistici, dei comuni o delle comunità montane o della scuola, preparare insegnanti più giovani che ci possano sostituire mentre noi potremmo diventare dei riferimenti e dei formatori per quelli che vogliono entrare a insegnare.