“Due giorni che mi hanno dato l’opportunità di incontrare più esploratori qui che in due o tre anni di attività, e di incontrare un migliaio di persone veramente interessate all’argomento delle terre polari….” Affermazione pubblica di Gabriella Massa, Inuitologa, ARCHEOLOGA e curatrice della recente mostra in Torino su “Inuit i popoli del ghiaccio”.
Giornate volutamente intense per aprire il 2007 Anno Polare Internazionale e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla storia e sulla realtà di oggi nelle terre polari, che non sono solo Polo Nord o Polo Sud ma che comprendono la Scandinavia, la Groeanlandia, la Siberia, l’Alaska, il Canada e la Patagonia. Due giorni in cui si è riassunta la presenza dell’Italia, dalle spedizioni di Umberto Nobile, Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi, Giacomo Bove, alle più recenti di Renato Cepparo con Aleppi, alla presenza dell’Enea CNR con proprie basi in ARTIDE ed in Antartide.
Un evento articolato in tre differenti spazi: Auditorium con relazioni e filmati, area standistica con la partecipazione Tour Operator e una libreria specializzata, i Chiostri con una due approfondite mostre sulle imprese di Umberto Nobile e di Guido Monzino. Chi desiderasse conoscere le offerte e le opportunità per visitiare le terre polari, può cliccare e visionare ciò che propongono i Tour Operators, a pagina:
https://www.circolopolare.com/ita/Anno-Polare-partner-espositori.htm
Interessante è stato collaborare con il mitico Rinaldo Carrel e Mario Brigando. Rinaldo Carrel delle Guide Alpine del Cervino ha seguito Guido Monzino al raggiungimento del Polo Nord con slitte, nel 1971 e con il compianto Guido Minuzzo il raggiungimento della vetta dell’Everest nel 1973.
I lavori sono stati aperti dalla relazione di Gianluca Frinchillucci, Direttore del Museo Geografico Polare di Fermo, che ha illustrato gli studi effettuati in Groenlandia nell’ambito della Carta dei Popoli Artici. Proiettando filmati e diapositive di spedizioni svolte con i giovani esploratori Giorgio Marinelli e Davide Peluzzi. Quindi Gabriella A.Massa ha approfondito la storia e la situazione del popolo Inuit nell’Artico orientale.
Rinaldo Carrel ha ricordato la sua esperienza nelle tre tappe di avvicinamento al Polo Nord e ha commentato il film che ha visto una grande gruppo nazionale ed internazionale raggiungere il Polo Nord ed essere certificato da un quadrimotore canadese in collagamento satellitare con la Nasa.
Aurora Totaro del FAI Fondo per l’Ambiente Italiano ha Illustrato l’Associazione e il Legato Guido Monzino che ha lasciato la casa, la stupenda Villa Balbianello sul lago di Como, e tutto il materiale delle esplorazioni affinché si allestisse e si aprisse al pubblico la visione del materiale raccolto.
Tra le chicche: cena con menù “artico”, una degustazione di esotiche miscele di Tè tradizionali Inuit, oltre alla degustazione di vino della Cantina Sociale di Maranzana (Asti), patria di Giacomo Bove: il primo esploratore italiano a circumnavigare il Mare Glaciale Artico, dalla Scandinavia allo stretto di Bering.Franco Michieli ha illustrato le sue esperienze esplorative in Groenlandia alla ricerca degli insediamenti dei Vichinghi.
La prima giornata si è chiusa con una visione dell’aurora boreale e la sua spiegazione scientifica, rimandando al giorno dopo la relazione sulle spedizioni di Umberto Nobile con i dirigibili Norge e Italia, per via di un forte abbassamento della voce di Aldo Scaiano, che ha rischiato di ripetere un secondo “disastro al polo”. Relazione che è stata svolta dal prof. Carlo Barbieri, Presidente del Comitato Umberto Nobile e del Comitato scientifico del Circolo Polare.
La sorpresa è stata notare il differente pubblico che si è alternato nell’Auditorium, nell’area espositivo e nel Chiostro: giovani e anziani, curiosi e attenti che hanno sfruttato l’opportunità di ricevere notizie, visione filmati, recuperare informazioni dai Tour Operator e dagli Enti Turistici del Canada, Svezia, Norvegia, Finlandia, Argentina e Cile.
Commovente è stata la partecipazione di Renato Cepparo, oggi arzillo novantatreenne, che ha guidato la spedizione in Antartide nel 1975-76 con l’apertura della prima base italiana dedicata a Giacomo Bove. Il filmato è un documento storico che ha visto la partecipazione attiva di molti alpinisti italiani. Inoltre, il filmato ha permesso a Fabio Baio e Roberto Sparapani, di fare il punto della situazione nelle ricerche italiane presso le basi Antartiche Baia Terranova-Mario Zucchelli e Dome C, la base di ricerca scientifica costruita insieme ai francesi.
Sono state evidenziate le attuali difficoltà in cui oggi navigano i programmi scientifici, con una drastica riduzione dei fondi proprio in occasione dell’Anno Polare Internazionale. In quest’ambito è stato significativo il progetto presentato da Enrico Mazzoli di Trieste che ha presentato un interessante PROGETTO DI RICERCA nell’ambito degli studi da svolgere nell’Anno Polare Internazionale.
La Presidente Maria Teresa Scarone e il prof. Giacomo Bumma, dell’Associazione Culturale Giacomo Bove e Maranzana, hanno ricordato la figura di Giacomo Bove e la spedizione scientifica svolta con la nave VEGA guidata da Erik Nordenskijold nel 1878. Inoltre sono stati illustrati gli studi e le osservazioni preparatorie per una spedizione di attraversamento dell’Antartico con il raggiungimento del Polo Sud, ben trenta anni prima di Amundsen e Scott. Progetto non finanziato e accantonato per via del crescendo interesse politico per il continente Africano.