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Novembre 2003 segna una data importante nell’ambito della delicata questione del trasporto di persone e merci attraverso le montagne dell’arco alpino. Da martedì 4, sotto il traforo del Frejus, che collega il Piemonte con la regione francese Maurienne, è infatti possibile caricare camion e Tir su vagoni ferroviari. Le merci possono così viaggiare, senza inquinare ed intasare le strade, senza soffocare i paesi, dallo scalo merci di Orbassano, alle porte di Torino, ad Aiton, in Alta Savoia.

I viaggi giornalieri di andata e ritorno per il momento sono 4. Questa frequenza iniziale di servizio consente di caricare 18 Tir completi o 28 semirimorchi. Ma entro il 2006, anno delle Olimpiadi di Torino, si potranno attivare 20/30 coppie di treni al giorno. Con la linea a regime, sarà quindi possibile togliere dalle strade della italiana Valle di Susa e della francese Val d’Isère circa 300.000 camion. Un numero davvero considerevole che rappresenta il 35% del traffico commerciale su questa tratta. Per percorrere i 175 chilometri del tragitto, di cui 25 in galleria, sono necessarie circa 3 ore.

Il trasferimento di buona parte del trasporto merci dalla strada ai binari, è una delle soluzioni prospettate dal protocollo trasporti della Convenzione delle Alpi e, da oltre un decennio, da Cipra International, che sottolinea quanto le linee ferroviarie siano sottoutilizzate ai fini del trasporto merci attraverso le regioni alpine. Vale a dire che prima di costruire nuove infrastrutture stradali, occorrerebbe, nell’ottica di riorganizzare e potenziare il sistema dei traposrti, partire dalle risorse esistenti, non pienamente utilizzate .

Il nuovo sevizio di “autostrada viaggiante”, tra Italia e Francia, segue l’importante esperienza attivata già alcuni anni or sono tra la Germania (Freiburg i.Br.) e l’Italia (Novara). Una linea, quest’ultima, sulla quale transitano 8 treni al giorno per ogni senso di marcia.



Siti di interesse sull’argomento

cipra.org

ralpin.ch

railcargo.at





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