Il gusto della tradizione, a Pila, lo si trova a bordo pista. Sparsi a lato delle principali discese del comprensorio, i graziosi ristoranti tipici sono uno degli elementi più originali di Pila. Immersi nei boschi o adagiati sui pascoli innevati, i locali si distinguono per la ricercatezza dei menù e per l’ambientazione in stile valdostano. Le ricette proposte? La classica zuppa Valpellinentze, la gustosa mocetta, senza dimenticare le
castagne con il profumato lardo di Arnad.
Ogni locale propone le proprie specialità… Alla Châtelaine, situata ai bordi dell’omonima pista, si può degustare il Camoscio in civet con polenta e la Tarte aux pommes con la Fiocca (torta di mele della bassa valle con panna fresca montata a mano al momento), mentre a Lo Baoutson (partenza della seggiovia Couis 2) prevalgono i piatti cucinati direttamente al tavolo come la Braserade, (minuscole fettine di carne cotte sul braciere), o la più classica Raclette (formaggio fuso alla brace steso su un letto di patate lesse).
Il Rifugio La Baraka, all’arrivo della seggiovia di Chamolé, si distingue per la Soupe à l’oignon e grigliata di carne, mentre il piatto forte della Trattoria dei Maestri è la Zuppa di porcini in crosta. All’Hermitage, alla partenza della seggiovia della Nouva, servono la Vianda di djablo (la carne del diavolo), macerata in una salamoia di vino rosso, cipolla, ginepro e aromi e presentata a fettine sottili come un carpaccio. Ricche e sfiziose bourguignonne o la gustosa Pendue sono servite alla
Société Anonime de Consommation, situato nelle vicinanze della scuola di sci.
Presso l’arrivo della telecabina Aosta-Pila, si trova lo Yeti, che, oltre allo stufato d’asino, al cervo coi mirtilli, alla sella di capriolo brasata, offre il dessert più povero e tipico, la Seuppa de l’Âno, a base di pane nero, vino rosso speziato e zucchero.
Sono certamente proposte ricche e appetitose… e un po’ caloriche, secondo la migliore tradizione alpina. Ma ci sono 70 km di piste e un intero snowpark per smaltirle!