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 convegno in oggetto sulle origini del Club Alpino che si terrà a Varallo (VC) il 16 Ottobre .
 
Gli storici della frequentazione moderna delle Alpi stanno dedicando negli ultimi anni molta attenzione soprattutto ai rapporti esistenti tra il movimento alpinistico sbocciato alla metà dell’Ottocento e le sue precoci contaminazioni ideologico-nazionalistiche. Ben poco, tuttavia, è stato indagato finora sull’approccio alla montagna di natura eminentemente esplorativa e scientifica che originò la fondazione dei diversi Club Alpini e ne guidò gli esordi, prima che la componente sportiva prendesse in essi un deciso sopravvento.
 
Per quanto riguarda il versante italiano della Alpi, il convegno "Patria, scienza e montagna negli anni risorgimentali" che si svolgerà sabato 16 ottobre 2010 a Varallo Sesia (Palazzo d’Adda, Sala conferenze, ore 15), a cura della Commissione Scientifica della locale sezione del Club Alpino in collaborazione con l’associazione Zeisciu Centro Studi e il patrocinio della Città, si propone come un primo tentativo di approfondimento del chiaro contesto culturale nel quale Quintino Sella e il suo gruppo di amici e stretti collaboratori posero le basi del sodalizio alpinistico.

Il sottotitolo dell’incontro "Una prospettiva valsesiana" vuole mettere in particolare evidenza come nella nascita e nei primi passi del Club un ruolo trainante ebbe la Valsesia, grazie ad alcuni personaggi che già avevano condiviso esperienze formative comuni con lo statista biellese ed erano in quel momento al suo fianco a formare l’ossatura dirigenziale dello Stato unitario, oppure dalla valle ne appoggiavano a distanza l’operato politico, tecnico-scientifico ed educativo.
 
Il programma del convegno – vedi locandina – coordinato dallo storico Enzo Barbano, prevede interventi di Pietro Crivellaro (La formazione di Quintino Sella alpinista e gli antefatti del Club Alpino), Lodovico Sella (Quintino Sella e l’educazione dei giovani alpinisti), Massimo Bonola (“Molti uniti assieme e con pochi sacrifizi”. Forme e ruoli dell’associazionismo borghese nella Valsesia risorgimentale), Riccardo Cerri (Cultura della montagna e fondazione del Club Alpino: il contributo degli uomini del Monte Rosa) e Roberto Fantoni (Preti valsesiani sui monti della Valsesia).

Va segnalato che l’appuntamento rappresenta lo spunto iniziale e occasione di lancio per tutta una serie di eventi (convegni, conferenze, mostre e pubblicazioni) che in Valsesia caratterizzeranno in successione i centocinquantesimi anniversari dell’Unità d’Italia (2011), della fondazione del Club Alpino nazionale (2013) e, in quest’ultimo ambito, della nascita della ‘succursale’ di Varallo, terza in ordine di tempo dopo Torino e Aosta (2017).

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