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L’inaugurazione sabato sera 25 aprile all’Auditorium Santa Chiara con la proiezione dell’inedito film di Erich Von Stroheim “Blind Husbands”, del 1919. La pellicola muta è stata proposta  in una versione musicata appositamente e dal vivo dall’Orchestra I Filarmonici di Trento, diretti dal maestro Fabrizio Cunial.

Al di là del dramma passionale che ruota intorno al classico triangolo: il marito, medico americano di nome Amstrong (interpretato da Sam de Grasse), la moglie (Francelia Billington) e l’altro, il sedicente ufficiale austriaco von Steuben, interpretato dallo stesso von Stroheim, la pellicola colpisce per le immagini di alpinismo e di montagna. Il perfido dongiovanni impenitente che ci prova con tutte, dalla cameriera all’annoiata signora americana, si fa “odiare” da subito. Millanta scalate e dopo aver affermato che le montagne sono da dominare, si rivela un pavido. Sulla vetta del Pinnacolo, la più alta delle cime di Cortina, si confrontano alla fine il marito e il seduttore: sopravvive il buono che si riconcilia con la moglie, precipita nel vuoto il cattivo, accompagnato dal suono incombente di piatti e tamburi. Sorprendente l’accuratezza con cui viene filmata la scena di arrampicata con alpenstock e scarpe chiodate.

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Assolutamente originale il lavoro di musicazione dell’orchestra “I Filarmonici” di Trento. Le musiche di Marco Mantovani, Maurizio Postai, Andrea Ziviani, Gianfranco Grisi e Lucia Palaoro, hanno saputo cogliere nel carattere muto del film un’occasione di ricerca, e musica e immagini si sono valorizzate a vicenda. Lunghi e ripetuti gli applausi dalla platea dell’auditorium che ha registrato il quasi esaurito.

Il festival offriva fin dal mattino una giornata densa di appuntamenti con il convegno di medicina di montagna (leggi articolo) e l’appuntamento con la prova di coppa del mondo speed di arrampicata. Velocità eresistenza sono comunque richiesti a chi vorrà seguire da domenica proiezioni ed appuntamenti vari.

La seconda prova di Coppa del Mondo di arrampicata speed è stata dominata dai russi Sergey Abdrakhmanov e Anna Stenkovaya la prova si è disputata in uno dei “salotti” della città, Piazza Fiera, all’ombra del palazzo del vescovo.  Campo di gara, la speciale parete verticale di 20 metri targata Sint Roc (Arco), una fra le poche al mondo omologate per il record mondiale della specialità. Le corse in verticale dei concorrenti hanno catturato non pochi nasi all’insù. Il record è stato appannaggio del cinese Qixin Zhong che nei quarti di finale con, con 7”22 ha stabilito il nuovo primato.

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Dopo le qualifiche del mattino, dei 42 atleti iscritti, 16 maschi e 16 femmine sono passati alle successive fasi di gara, e tra essi anche gli azzurri Lucas Preti e la giovanissima Jessica Morandi (17 anni). Fra i maschi, si è notata subito la voglia di vincere del giovane Abdrakhmanov che iniziava fin dagli ottavi la sua scalata verso il successo. Ha battuto nei quarti il campione Synitsyn, dominando poi sull’altro connazionale Kokorin in semifinale e sul forte ungherese Komondi nella finalissima.
Anna Stenkovaya arrivava in finale battendo in semifinale la velocissima Chunhua Li, detentrice del record mondiale. In finale non c’è stato nulla da fare per la polacca Edyta Ropek.

 

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