Il 5 per mille dà un contributo alla ricerca scientifica nel Parco nazionale del Gran Paradiso. Un piccolo contributo è arrivato dagli importi del 5 per mille del 2009, comunicati la scorsa settimana dall'Agenzia delle Entrate. Il Parco rientra tra i beneficiari e si è aggiudicato quasi 11.300 euro, con 236 preferenze. Le risorse saranno impiegate proprio a sostegno della ricerca nell'area protetta e si vanno a sommare agli oltre 18.000 euro raccolti tra 2007 e 2008, utilizzati per le ricerche in corso nel Parco, in particolare su stambecchi, camosci e marmotte, in collaborazione con le università di Torino, Sassari, Pavia e con quella canadese del Quebec. I ricercatori impegnati nel progetto “SOS stambecco”, attivato grazie a questi fondi, stanno indagando sulle nascite e sulla sopravvivenza dei piccoli di stambecco. Dopo il preoccupante declino della popolazione di stambecco rilevato negli ultimi dieci anni, i censimenti più recenti hanno dato segnali incoraggianti con un parziale recupero della sopravvivenza dei capretti. Bruno Bassano, veterinario e responsabile del servizio scientifico del Parco ha dichiarato: «Ringraziamo tutti coloro che hanno deciso e che decideranno di donare al Parco il proprio cinque per mille. I continui tagli imposti dalla finanza pubblica rendono ancora più importante questo gesto offerto liberamente dai cittadini che possono così contribuire concretamente alla salvaguardia degli animali presenti nell'area protetta».
Anche per il 2011 il Parco rinnova la richiesta a tutti i cittadini e agli amanti della natura di sostenere la ricerca scientifica donando il proprio 5 per 1000. Basta apporre la propria firma nel riquadro “finanziamento agli enti della ricerca scientifica e dell'università” dei modelli Unico Persone Fisiche, 730, oppure nella scheda allegata al CUD ed inserire il codice fiscale del Parco 80002210070. Con questa scelta che non costa nulla ai contribuenti, sarà così possibile dare un apporto concreto alle attività di ricerca sulle specie protette e di monitoraggio della biodiversità all’interno del Parco.
foto: archivio Parco Gran Paradiso