Otto Herzog, 1888-1964, era un alpinista tedesco, arrampicatore e inventore, soprannominato Rambo, 70 anni prima del film Silvester Stallone. (In realtà il suo soprannome Rambo deriva dal tedesco “ramponieren”, perché a quanto pare era uno che batteva e ribatteva sullo stesso problema).
Nel 1910 notò una squadra di vigili del fuoco al cui cinturone erano attaccati dei moschettoni a forma di pera (Karabinerhaken: gancio per la carabina), e cominciò ad adottarli in alcune facili arrampicate. Successo totale!
Nel 1921 Herzog, insieme a Gustav Haber, salì la “Ha – He Verschneidung” sul Dreizinkenspitze (2306m), denominata Ha – He dalle iniziali dei primi salitori. Oggi graduata 5.10, era così difficile che un VI grado dovette essere aggiunto alla scala di classificazione fino a quel momento da I a V!
L'evoluzione del moschettone
Prima che Otto Herzog introducesse i moschettoni, gli alpinisti avevano solo due possibilità per collegare le corde alle protezioni: legare la corda e la protezione insieme, oppure slegarsi e passare la corda direttamente dentro la protezione! Nessuna delle due opzioni era rapida e soprattutto sicura.
I primi moschettoni avevano forma a pera, poi la forma ovale rese più facile la gestione .
I moschettoni leggeri arrivarono sul mercato alla fine della seconda guerra mondiale: Pierre Allain, un alpinista ed ingegnere francese, aveva sviluppato il primo moschettone in lega d'alluminio nel 1939.
Nei primi anni ‘40, Riccardo Cassin e Felice Bonaiti studiarono la resistenza dei moschettoni e per aumentarla inventarono la forma asimmetrica che oggi chiamiamo " forma a D".
Negli anni ‘80 è stato introdotto il dito di chiusura curvo per facilitare l’introduzione della corda.
Negli anni ‘90 il moschettone con porta a filo, già molto comune nel settore marittimo, inizia a essere adottato dagli scalatori.