Nella regione di Salisburgo, in Austria, e nelle aree bavaresi di Traunstein e Berchtesgadener Land, il tema “Costruire in modo innovativo” è all’ordine del giorno e sta scatenando una serie di iniziative. Cambia il modo di progettare e integrare le case nel paesaggio alpino, in tempi in cui, scottati dagli scempi del recente passato, pare ci sia l’intenzione di voltare pagina, perchè dall’ambiente, è ormai evidente, dipendono la salute, il destino sociale, culturale e economico delle comunità alpine (e non solo).
Dall’inizio del 2005 si sta attivando una rete di partner il cui obiettivo è la creazione di migliori condizioni di mercato per soluzioni costruttive sostenibili ed energeticamente efficienti. In concreto si cerca di promuovere la cooperazione tra aziende e di facilitare l’accesso a contributi e incentivi da parte di coloro che hanno intenzione di costruire edifici, che siano confortevoli e rispettosi dell’ambiente. Occorre trovare un punto di equilibrio tra il bisogno di abitare, che di frequente si trasforma in esigenza di costruire o ristrutturare, e la necessità di salvaguardare l’ambiente e la cultura architettonica di alto livello.
L’11 novembre scorso, questa nuova rete – promossa da Land di Salisburgo e dal Ministero bavarese dell’economia attraverso il Programma Interreg III A – è stata presentata presso l’ Università di scienze applicate di Urstein, in Austria. Per facilitare l’accesso alle conoscenze ed esperienze raccolte in ambito costruttivo, e mantenere i contatti tra partner e utenti terzi, è stata lanciata la piattaforma internet www.baueninnovativ.net. Un sito che funge da punto d’incontro per coloro che vogliono scambiarsi esperienze e informazioni, oltre che presentare progetti edilizi innovativi.
Anche in Svizzera costruire basandosi su tecniche innovative è oggetto di intensi dibattiti e nuove iniziative. Proprio nel 2005 la rivista “Ideales Heim” (La casa ideale) ha indetto per la prima volta un premio di architettura per case unifamiliari: il premio è stato assegnato ad una casa in pietra edificata a Poschiavo, nel Cantone dei Grigioni, costruita nello stile di un classico palazzo alpino dall’architetto di Coira Conradin Clavuot. L’edificio sembra inserirsi nella valle come se fosse presente da molti anni.
Anche in Francia, parlando di case, sono presenti novità , in particolare sul fronte delle certificazioni. A partire da luglio 2006, all’atto di vendita di un immobile, dovrà essere effettuata una “diagnosi energetica” e rilasciata una certificazione della sua efficienza. Tale provvedimento contribuirà al risparmio energetico e così alla riduzione delle emissioni di CO2.
Con questo provvedimento si potranno valutare il consumo energetico di un immobile in condizioni di utilizzazione standard ed in questo modo tutti i cittadini potranno valutare e comparare l’efficienza energetica dell’immobile che hanno intenzione di acquistare o affittare.
Fonte e info: www.actu-environnement.com