Nives Meroi, l'alpinista che dal 1998 con la scalata del Nanga Parbat, ha collezionato 11 dei 14 Grandi della terra annuncia in un'intervista al sito ExplorersWeb la sua rinuncia alla corsa dei quattordici ottomila.
Proprio quest’anno l'alpinista ha dovuto rinunciare a importanti ascese: la salita dell’Annapurna a causa di avverse condizioni della neve e soprattutto l'ascesa del Kangchenjunga per prestare soccorso al marito Romano Benet, con il quale ha realizzato tutte le imprese himalayane. L’altra vetta che ancora le manca per completare la collezione è il Makalu.
“Non posso pensare di salire una cima senza di lui – ha commentato la Meroi”. “Romano viene prima di ogni altra cosa. Sono felicemente fuori dalla corsa. Quello che è capitato a mio marito mi ha fatto tornare alla realtà. Mi ha aperto gli occhi e mi ha riportato con i piedi per terra. Mi ha fatto ricordare perché amo scalare e come mi hanno insegnato ad andare in montagna, che resta la cosa più importante nella mia vita”.
Cambiano così le carte in tavola e in questa corsa agli ottomila sono altri i nomi delle favorite: potrebbe infatti diventare la regina degli 8000 la coreana Oh-Eun-Sun arrivata a quota 13 (di cui 8 negli ultimi 2 anni!) grazie anche all’ausilio di elicotteri per spostarsi da un campo base all’altro e accompagnata da un grande numero di portatori. L’alpinista italiana invece da sempre segue uno stile pulito, senza l’ausilio di ossigeno supplementare e di portatori d’alta montagna.
“L'alpinismo himalayano femminile – afferma la Meroi all’Ansa – non è più gioco, non è più esplorazione di se stessi all'interno di contesti diversi, ma è solo una gara che ha il risultato come unico obiettivo”.