Prime reazioni alla notizia proveniente da Andermatt (CH) circa la situazione dei ghiacciai: la cittadina svizzera proteggerà il proprio ghiacciaio ricoprendolo con uno strato di Pvc, che dovrebbe evitare ai raggi del sole di sciogliere il ghiaccio. Andermatt è località sciistica e vive di turismo legato alla neve. Niente ghiaccio vuol dire problemi economici.
Ma il Programma Europeo delle Alpi del WWF esprime forti riserve a riguardo. Pubblichiamo di seguito un comunicato stampa di WWF.
[…] È paradossale che nella “soluzione” ideata dalle autorità di Andermatt si utilizzi il PVC, un prodotto di quello stesso petrolio che è in buona parte responsabile dell’effetto serra che causa il riscaldamento accelerato del pianeta. E, sebbene l’uso di petrolio per la produzione di PVC sia relativamente moderato e il contenuto energetico comparativamente minore rispetto ad altri tipi di plastica, nondimeno nella manifattura del PVC si impiega cloro con la produzione di scarti tossici e l’emissione di diossina, che costituiscono un enorme pericolo ambientale e sanitario.
In tutte le Alpi i ghiacciai scompaiono ad un ritmo impressionante. La superficie dei ghiacciai alpini superstiti è diminuita di un terzo, mentre il volume attuale è la metà appena di quello che era solo 150 anni fa. […]
Lo scioglimento dei ghiacciai ha implicazioni sinistre anche al di fuori della regione alpina. Le Alpi sono il serbatoio di acqua dolce d’Europa. La scomparsa dei ghiacciai alpini costituisce un pericolo immediato per moltissimi Europei, non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di salute e di equilibri geo-politici.
[…] Il 70% delle riserve mondiali di acqua dolce sono immagazzinate nei ghiacciai sotto forma di ghiaccio. Meno ghiacciai significa, quindi,meno acqua potabile per tutti.
Purtroppo questo problema non può certo essere risolto con l’ausilio di fogli di PVC. O con il ricorso a misure locali e parziali. Nel breve termine queste “soluzioni” possono forse risollevare il PIL domestico, ma alla lunga non hanno alcun senso nemmeno dal punto di vista economico.
[…]Nessun villaggio, città o nazione, per quanto intraprendente, può affrontare da sola questo destino, se ci si occupa solo dei sintomi. Occorre affrontare le cause ultime del riscaldamento globale. Per questo motivo il WWF si impegna da tempo perché il riscaldamento globale sia mantenuto al di sotto della soglia dei 2 gradi. Per ottenere questo risultato le emissioni totali
di gas serra devono essere tagliate di almeno il 30% entro il 2050.